Oltre 50.000 in tutta Italia svolgono la professione di consulenti a supporto dei processi produttivi e decisionali delle aziende. La fotografia del mercato di Assoconsult
Quello del Management Consulting è un settore in crescita. A dirlo è l’ultimo rapporto Assoconsult, l’associazione che rappresenta le società di consulenza in Italia. Il report, riferito al biennio 2021-2022, mostra che negli ultimi due anni il fatturato del comparto è cresciuto di oltre il 10%.
Pandemia e crisi ucraina sono state travolgenti anche per il mercato italiano della consulenza, perché hanno spinto le organizzazioni clienti – sia pubbliche che private, sia di grandi che di piccole dimensioni – ad appoggiarsi sempre di più a società di Management Consulting per rispondere alle nuove sfide che si sono trovate, e che si trovano tuttora, a dover fronteggiare. Ma vediamo nel dettaglio lo stato dell’arte del settore consulenza in Italia.
Management Consulting: giro d’affari da oltre 5 miliardi
Il settore del Management Consulting in Italia è costituito da quasi 25mila imprese, che rendono 5,1 miliardi di euro e impiega 52mila addetti. Le microimprese, quelle con meno di tre addetti, rappresentano circa l’87% delle aziende che si occupano di consulenza, quelle grandi (oltre 50 addetti) meno del 2%. Nonostante questo, il 60% del fatturato totale del settore è da imputare alle grandi compagnie, mentre alle microimprese solo il 16%.
Come detto, sia nel 2021 che nel 2022 il mercato del Management Consulting fa un consistente balzo in avanti, e questo riguarda tutte le società, dalle più grandi alle più piccole, recuperando, anche se a ritmi differenti, le perdite registrate nel 2020.
Un mercato del lavoro giovane, attivo e qualificato
Il punto di forza del settore italiano di Management Consulting è la sua capacità di abbinare la crescita del fatturato ad uno sviluppo di occupazione altamente qualificata. I professionisti laureati rappresentano la quasi totalità di coloro che lavorano nel comparto consulenza.
Il mercato del lavoro del settore è giovane e attivo: nel 2021 sono stati assunti oltre 3 mila neo-laureati e circa 3 mila professionisti con esperienza, che hanno preso il posto di 4mila professional in uscita, con un saldo positivo di oltre 2 mila nuove unità. Il settore della consulenza conferma dunque il suo importante ruolo nella creazione di occupazione qualificata e nello sviluppo di future figure manageriali.
Aree di specializzazione: IT e Strategia in testa
Per quanto riguarda le aree di specializzazione del settore, i progetti di consulenza legati all’IT e alla Strategia sono le tipologie più richieste sul mercato italiano, seguiti da Risk & Compliance, Operations e Finance. In coda, l’area delle Risorse Umane e Change Management, quella del Marketing – che fa registrare il tasso di crescita più elevato rispetto all’anno precedente – e l’area della Formazione. Per le grandi società di consulenza, IT, Finance, Risk & Compliance e Strategia sono le aree di attività più rilevanti. La consulenza legata alle Risorse Umane, compresa quella della Formazione, riveste un peso decisamente più contenuto, mentre la consulenza su Risk & Compliance e, in misura minore, quella sulla Strategia hanno trainato la crescita nel 2021. Le medie e piccole società sono molto meno impegnate sul versante della consulenza nelle aree dell’IT, delle Operations e della Strategia. Sono invece molto più focalizzate sui temi di Finance e di Risk & Compliance e sulle aree Risorse Umane e Formazione.
Pubblico o privato?
In Italia, gran parte del fatturato del comparto Management Consulting è frutto dell’assistenza prestata al settore privato. Nel 2021, le Banche/Servizi Finanziari rappresentano il principale utilizzatore dei servizi di consulenza (31,2%), e superano per la prima volta l’Industria, che scende in seconda posizione (29,2%). Sono le grandi società di consulenza ad essere maggiormente focalizzate sul settore dei servizi finanziari, che da solo rappresenta oltre il 40% del loro fatturato, mentre le società di medie e piccole operano principalmente nel manifatturiero, che genera il 50% del loro guadagno. In termini di fatturato, il settore pubblico (Pubbliche amministrazioni e Sanità) si attesta al terzo posto (10,8%) dei comparti serviti, ma è quello che cresce di più negli ultimi anni. Le nuove sfide dell’Italia post-pandemia hanno spinto il settore pubblico ad avvalersi sempre di più della consulenza di professionisti, soprattutto per far fronte alla richiesta crescente di digitalizzazione.
La consulenza a supporto della trasformazione digitale
La consulenza per la trasformazione digitale è un servizio che aiuta le organizzazioni ad acquisire nuovo valore attraverso la tecnologia, per migliorare la produttività, l’esperienza dell’utente finale e la loro organizzazione interna. La richiesta di consulenza in tema di digitalizzazione è cresciuta negli anni. Sia nel 2020 che nel 2021, come spiega il rapporto Assoconsult, la trasformazione digitale ha rappresentato un terzo del mercato del settore italiano di Management Consulting. Negli anni si sono estesi i campi di attività delle società di consulenza, che vanno dalla Digital Strategy all’Intelligenza Artificiale, dall’IoT alla Cybersecurity.
La quasi totalità delle società di consulenza per le quali la trasformazione digitale rappresenta una linea di business rilevante offre servizi di supporto alla Digital Strategy, mentre oltre l’80% offre servizi di Digital Marketing & Customer Experience. Tra le tendenze più rilevanti prosegue l’avanzamento dei progetti legati all’Intelligenza Artificiale appunto, all’Industria 4.0/ IoT, e alle applicazioni mobile e in cloud (ERP e CRM). Anche la Cybersecurity è in forte espansione ma, per l’elevato livello di competenze tecniche che richiede, è offerta solo dal 50% delle società di consulenza che si occupano di trasformazione digitale. Progrediscono anche i servizi legati alla Blockchain, anche se rimangono in larga parte attività marginali nel portafoglio di offerta.
Soluzioni per la sostenibilità
In tema ambientale, le società di consulenza italiane stanno supportando i loro clienti ad andare oltre un approccio tradizionale, incentrato su certificazioni e CSR (Corporate social responsability), per costruire una vera e propria strategia di sostenibilità, con particolare attenzione all’economia circolare. Stando agli ultimi dati disponibili, la consulenza a supporto della sostenibilità rappresenta circa il 9% del mercato.
A differenza della digitalizzazione, la sostenibilità si configura come una nicchia coperta prevalentemente da società di consulenza di piccole e medie dimensioni, per le quali rappresenta una fetta molto rilevante del loro fatturato, che spesso supera il 40% del guadagno totale. Le società più grandi portano avanti circa un terzo dei progetti di consulenza legati alla sostenibilità, e nessuna di esse è fortemente specializzata in quest’ambito. Quasi la totalità delle imprese di Management Consulting che si occupano di sostenibilità offre servizi di messa a punto della Sustainable Strategy e delle Sustainable Operations, aree dove un numero elevato di società di consulenza sta rafforzando la propria capacità di offerta.
I temi della CSR/ Non Financial Reporting e delle certificazioni ambientali rimangono sostanzialmente stabili (rispettivamente attorno al 60% e al 40%), ad indicare come queste offerte siano già consolidate e coperte da operatori specializzati. Tra i trend più innovativi in tema di consulenza green, si osserva un forte avanzamento dei progetti legati a Modelli di Business Circolari, al Sustainabile Marketing e al Sustainable SCM (Supply chain management). La Sustainable Finance, invece, non registra uno sviluppo significativo.
Il PNRR spinge il settore
Secondo le stime, anche il 2023 sarà un anno di crescita per il settore Management Consulting, per il quale è previsto un avanzamento intorno al +9%. Un incremento che, seppur provvisorio, mostra un comparto in salute pronto a trarre beneficio dalle riforme e dagli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
In questo contesto, la consulenza si sta ritagliando un ruolo di interlocutore privilegiato per la Pubblica amministrazione, dato che assicura un supporto tecnico per raggiungere gli obiettivi del Pnrr. Il settore stima che, su un totale di 300 miliardi messi a disposizione tra Piano di ripresa e resilienza e fondi strutturali, circa il 5% sarà assorbito dalle società che si occupano di Management Consulting.