Con un fatturato di oltre 14 miliardi, i settori Oleoidraulica, Pneumatica e Trasmissioni Meccaniche confermano il loro rilievo sull’industria italiana. L’analisi di FEDERTEC
2022 con segno più per l’industria Italiana della Componentistica e delle Tecnologie Meccatroniche per la Potenza Fluida, la Trasmissione di Potenza, il Controllo e l’Automazione Intelligente dei Prodotti e dei Processi Industriali. Le aziende associate FEDERTEC rappresentano uno spaccato importante dell’economia italiana e insieme esprimono valori di assoluto rilievo con un fatturato di settore complessivo che a fine 2022 ha superato i 14 miliardi di euro e un valore del mercato nazionale di 10,5 miliardi di euro. Oltre il 60% della produzione nazionale viene esportata, per una cifra pari a 8,7 miliardi di euro, con un significativo contributo alla bilancia commerciale del settore, che registra un valore positivo di 3,8 miliardi di euro.
Il settore nel dettaglio
Il settore rappresentato da FEDERTEC si suddivide fondamentalmente in tre distinti comparti: Oleoidraulica, Pneumatica e Trasmissioni Meccaniche. Di seguito, dettagliatamente per ogni comparto, le principali variabili economiche di riferimento per l’anno 2022 (fatturati e relative variazioni percentuali rispetto al 2021).
Oleoidraulica
Nel 2022 la Produzione nazionale ha registrato un valore di 3.671 milioni di euro (+15,1%), le Esportazioni del comparto Oleoidraulico sono aumentate del 13,6%, realizzando un fatturato di 2.520 milioni di euro. La quota di produzione nazionale destinata al Mercato Interno si è attestata a 1.151 milioni di euro, in aumento del 18,4%. Infine, le Importazioni hanno registrato un incremento del 20,1% attestandosi nel 2022 a 715 milioni.
Il Mercato Interno nel suo complesso (dato dalla somma di importazioni e produzione destinata ad esso) ha raggiunto quota 1.866 milioni di euro, in crescita del 19,1% rispetto al 2021. Nel 2022 il presidio del mercato interno è stato estremamente positivo: di tutto il consumato sul territorio italiano, il 61,7% è stato coperto da produzione nazionale e solo il 38,3% da importazioni. Contemporaneamente le aziende del comparto Oleoidraulico hanno generato un volume di produzione che ha consentito loro di destinare ben il 68,6% dei prodotti al di fuori dal territorio italiano, dimostrando grande capacità di presidiare anche i mercati esteri. La Bilancia Commerciale ha raggiunto valori estremamente significativi: +1.805 milioni di euro.
Pneumatica
Nel 2022 la Produzione nazionale ha registrato un valore di 1.074 milioni di euro (+9,7%), le Esportazioni del comparto Pneumatico sono aumentate del 10,5%, realizzando un fatturato di 620 milioni di euro, mentre la quota di produzione destinata al Mercato Interno si è attestata a 454 milioni di euro, in aumento del 8,6%. Infine, le Importazioni hanno registrato un incremento del 8,2% raggiungendo nel 2022 un valore di 548 milioni.
Il Mercato Interno nel suo complesso (produzione destinata ad esso e importazioni) ha raggiunto quota 1.002 milioni di euro, in crescita del 8,5% rispetto al 2021.
Per quanto riguarda il presidio del mercato interno, il fabbisogno nazionale ha fatto molto affidamento sulle importazioni, che hanno coperto il 54,7% di tutto il consumato sul territorio italiano, mentre 45,3% è la percentuale soddisfatta dalla produzione nazionale.
Il volume di produzione del 2022 è stato destinato per il 57,7% alle esportazioni, dimostrando una buona capacità di presidiare i mercati esteri. La Bilancia Commerciale è stata positiva per 72 milioni di euro.
Trasmissioni Meccaniche
Nel 2022 la produzione nazionale ha registrato un valore di 9.728 milioni di euro (+17,6%), le Esportazioni del comparto Trasmissioni Meccaniche sono aumentate del 16,8%, realizzando un fatturato di 5.541 milioni di euro.
La quota di produzione destinata al Mercato Interno si è attestata a 4.187 milioni di euro, in aumento del 18,6%. Infine, le Importazioni hanno registrato un incremento del 20,2% attestandosi nel 2022 a 3.589 milioni. Il Mercato Interno nel suo complesso (produzione destinata ad esso e importazioni) ha raggiunto quota 7.776 milioni di euro, in crescita del 19,4% rispetto al 2021.
Nel 2022 il presidio del mercato interno è risultato sufficiente: il fabbisogno italiano di trasmissioni meccaniche è stato coperto da produzione locale per il 53,8%, mentre per il 46,2% da importazioni. Le aziende produttrici di trasmissioni meccaniche sono state in grado di generare un volume di produzione che ha consentito loro di destinare il 57,0% dei prodotti alle esportazioni, dimostrando grande capacità di presidiare anche i mercati esteri.
La Bilancia Commerciale ha registrato un valore positivo di quasi 2 miliardi di euro: +1.952 milioni.
Andamento 2023 e previsioni
Per quanto concerne la situazione di mercato, il 2023 si è aperto con un primo trimestre in crescita, anche se con valori non paragonabili a quelli registrati nell’anno 2022, nel corso del quale gli effetti di rimbalzo positivo post crisi pandemica erano decisamente più evidenti. Analizzando nel dettaglio i risultati dei primi 6 mesi 2023 (in termini di variazioni di fatturato sul primo semestre 2022), l’Oleoidraulica registra andamenti positivi su tutti e tre i principali indicatori. In particolare la produzione destinata al mercato interno e l’Export,sono saliti rispettivamente del 7,4% e del 7,0%, mentre l’Import è aumentato del 3,6%.
Per quanto riguarda la Pneumatica, si registra una crescita delle importazioni (+6,2%) mentre Export e produzione destinata al mercato interno variano rispettivamente dello +0,9% e del -1,6%. Infine le Trasmissioni Meccaniche registrano un sensibile incremento per le voci Export ed Import, rispettivamente +9,3% e +11,7%, mentre la produzione per il mercato interno cala dello 0,7%.
Relativamente alle attese del settore per l’anno in corso, i prezzi delle commodity energetiche (gas e petrolio in primis) e quello delle materie prime sembrano stiano tornando su valori normali, paragonabili a quelli pre-pandemia, ma la situazione generale resta incerta e instabile.
Il quadro macroeconomico atteso, dopo la marcata crescita nel corso del 2022, sarà presumibilmente conservativo o al più in leggera crescita rispetto allo scorso anno, complice l’aumento dei tassi di interesse che riduce la propensione delle aziende a nuovi investimenti.
Il metaverso industriale
Anche il comparto delle trasmissioni di potenza risulta coinvolto nelle trasformazioni del cosiddetto Metaverso Industriale, inteso come la naturale evoluzione di tutte quelle infrastrutture, tecnologie e algoritmi che fino ad ora vediamo più concretamente applicate nell’IoT (Internet of Things), nella progettazione 3D, nella realtà aumentata, nell’intelligenza artificiale e molto altro ancora.
Quando si parla di Metaverso Industriale ci si riferisce a “esperienze” incredibilmente immersive e interattive che consentono all’utente di sperimentare e svolgere attività difficilmente realizzabili senza l’ausilio di queste tecnologie. Per fare qualche esempio pratico, strettamente legato al mondo manifatturiero, pensiamo alle opportunità offerte dalla tecnologia della Realtà Aumentata (AR/VR). Tramite visori, la AR/VR può consentire di svolgere in modo corretto un’attività, anche completamente nuova all’utente, grazie alla guida interattiva e alla formazione in tempo reale da remoto. Oppure può guidare l’utilizzatore all’interno di un magazzino consentendogli di individuare in modo rapido la merce da prelevare o avvisarlo qualora ci fosse un mezzo in movimento (come un muletto) al quale prestare attenzione.
Un altro esempio applicativo è sicuramente il Digital Twin, ovvero la riproduzione digitale di un prodotto, di un macchinario o addirittura di un intero reparto. Ad esempio, nel caso di un prodotto, il Digital Twin può essere utilizzato come sample da mostrare al cliente finale o ad altri progettisti che collaborano da remoto. O ancora, consente di testarne le caratteristiche fisiche tramite simulazione e dunque l’impiego di complicati algoritmi supportati dalle più moderne intelligenze artificiali, in grado di prevedere il comportamento delle parti e dei materiali. Per quanto riguarda invece l’applicazione sui reparti, il Digital Twin viene utilizzato per ottimizzare i flussi del processo produttivo e logistico, consentendo, ad esempio per un magazzino, di valutare quale sia l’alternativa migliore fra un robot AGV combinato ad un robot antropomorfo oppure un dispositivo trasloelevatore.
Tutte queste tecnologie consentono ovviamente di aumentare contemporaneamente sicurezza ed efficienza degli impianti e dei processi, consentendo di ridurre costi ed emissioni dell’attività industriale e dunque raggiungere anche gli ambiziosi obiettivi della green economy, sulla quale l’Europa sta puntando per il futuro.
L’associazione
In un contesto evolutivo dove le tecnologie di prodotto tendono sempre più a convergere FEDERTEC, l’Associazione che rappresenta l’industria Italiana della Componentistica e delle Tecnologie Meccatroniche per la Potenza Fluida, la Trasmissione di Potenza, il Controllo e l’Automazione Intelligente dei Prodotti e dei Processi Industriali, rappresenta il punto di riferimento per il settore dell’automazione industriale, focalizzato sull’integrazione delle diverse tecnologie utilizzate e volto a rappresentare l’intera filiera.
Dopo la costituzione di FEDERTEC, avvenuta nel 2019 a seguito della fusione di ASSIOT – Associazione Italiana Costruttori Organi di Trasmissione e Ingranaggi – e ASSOFLUID – Associazione Italiana dei Costruttori ed Operatori del Settore Oleoidraulico e Pneumatico – da aprile 2022 anche FNDI – Federazione Nazionale della Distribuzione Industriale, è stata incorporata in FEDERTEC, aggiungendo un nuovo tassello alla filiera delle tecnologie meccatroniche.
Forte delle esperienze e delle conoscenze di queste tre realtà associative, FEDERTEC offre alle proprie aziende associate numerosi strumenti e servizi, quali corsi di formazione, organizzazione di collettive a fiere nazionali e internazionali, analisi e indagini statistiche di settore, monitoraggio e analisi dei possibili mercati di sbocco, andamento dei prezzi delle materie prime e delle commodity energetiche, un costante aggiornamento circa le normative europee e gli sviluppi riguardanti la legislazione comunitaria e nazionale; inoltre, con il supporto di MADE (Competence Center di Milano), propone incontri di aggiornamento circa lo stato dell’arte del mondo manifatturiero, le nuove sfide e frontiere proposte dall’industria 4.0, nonché le opportunità offerte dagli incentivi nazionali ed europei a sostegno dello sviluppo economico e industriale nel territorio.
L’impegno nella didattica e nella formazione
Ad ora FEDERTEC rappresenta oltre 280 soci e fra essi annovera anche Atenei Universitari, Politecnici e Centri di Ricerca in tutta Italia. Con il supporto di soci e collaboratori, FEDERTEC organizza regolarmente corsi di formazione di natura tecnica e commerciale specifici per il comparto, per preparare adeguatamente tutto il personale coinvolto nei processi aziendali. Dagli addetti alla produzione ai progettisti, dal personale dedito alla gestione degli acquisti alle figure tecnico-commerciali.
Un fiore all’occhiello dell’Associazione in ambito formativo è sicuramente quello della certificazione CETOP (Comitato Europeo delle Trasmissioni Oleoidrauliche e Pneumatiche). Attraverso una stretta collaborazione con gli enti formativi, con l’obiettivo comune di promuovere “le qualifiche basate sulla competenza” per avvicinare sinergicamente l’offerta formativa alle esigenze aziendali e qualificare il personale in ambito oleoidraulico e pneumatico.
Ad oggi sono 15 i centri certificati CETOP in Italia e oltre 1.700 le persone certificate. FEDERTEC è fortemente convinta che non ci sia modo migliore per far crescere il settore se non quello di connettere e creare sinergie fra il mondo formativo e quello industriale per un continuo miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e della conoscenza tecnica.
PER CONOSCERE MEGLIO FEDERTEC: https://federtec.it/