Con 72 progetti già attivi, realizzati da 12 partner pubblici e 13 partner industriali, il Partenariato punta a raggiungere 600 ricercatori assunti entro il 2025
MICS è il progetto relativo alla Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR. Ha ricevuto 125 milioni di euro di fondi pubblici e privati (114 milioni da fondi PNRR e 11 milioni da privati) per la ricerca e l’innovazione tecnologica dei settori Abbigliamento, Arredamento e Automazione-Meccanica. Si tratta dell’ammontare di fondi più alto mai erogato, per progetti di ricerca di base in ambito economia circolare e sostenibile. Di questa dotazione, il 40% dei fondi pubblici è destinato al Mezzogiorno.
Questo partenariato esteso fa parte dei progetti del PNRR che vanno a finanziare bandi a cascata per la realizzazione di iniziative finalizzate a rendere il Made in Italy circolare, autosufficiente, auto-rigenerativo, affidabile, sicuro e sostenibile dalla progettazione alla produzione. MICS raccoglie al suo interno 12 partner pubblici e 13 partner industriali che operano nei comparti dell’Abbigliamento, Arredamento e Automazione-Meccanica. Si tratta di settori che, insieme al loro indotto, generano circa il 50% del valore della produzione nazionale, secondo i dati ISTAT 2024. In più, oltre ai 350 ricercatori e professori già presenti e ai 100 nuovi arrivi, entro la chiusura del progetto prevista per la fine del 2025, sono in programma ulteriori nuove assunzioni per un ammontare complessivo di circa 600 ricercatori coinvolti. I progetti sono svolti in collaborazione con le aziende o internamente ad esse: una volta conclusi, queste avranno l’opportunità di implementare i risultati concretamente al proprio interno. I ricercatori potranno contribuire al trasferimento tecnologico nel continuare la loro attività nelle imprese coinvolte, generando un upskilling importante.
Le 8 aree tematiche (Spoke)
MICS affronta le sfide tecnologiche nell’ambito del design, produzione, consumo, nonché del fine vita dei materiali, dei prodotti, delle tecnologie di produzione e dei processi necessari per passare a modelli più verdi e circolari, tramite la ripartizione in otto aree tematiche di ricerca, denominate Spoke. Ogni Spoke identifica un’area tematica di ricerca nell’ambito della quale i partner di MICS collaborano seguendo un percorso comune; infatti gli Spoke sono trasversali alle diverse industrie. Gli ambiti vanno dal design digitale avanzato, alle strategie di eco-design, ai prodotti e materiali sostenibili. Sempre a proposito di materiali, uno spoke è dedicato a quelli intelligenti per prodotti e processi industriali circolari e aumentati. C’è poi attenzione alle fabbriche e processi a ciclo chiuso, alla manifattura additiva, ai modelli di business innovativi e infine alla progettazione e gestione della fabbrica orientata al digitale tramite AI e analisi dei dati.
I partner coinvolti
Tra i partner pubblici coinvolti si evidenziano: Consiglio Nazionale delle Ricerche, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Brescia, Università degli studi di Federico II di Napoli, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Palermo e Università di Roma La Sapienza.
Tra i partner industriali: Aeffe, Brembo, Camozzi Group, Cavanna, Italtel, Itema, Leonardo, Natuzzi, Prima Additive, SACMI, SCM Group, Stazione Sperimentale dell’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti, Thales Alenia Space – Italia.
“MICS è la più grande iniziativa italiana per la realizzazione di progetti di ricerca per lo sviluppo di un’economia circolare, sostenibile e digitale”, ha detto Marco Taisch, Presidente di MICS. “Grazie alla partecipazione dei più prestigiosi centri di ricerca e università italiani e il conseguentemente coinvolgimento di un numero sempre maggiore di ricercatori, che raggiungeranno quota 600 entro la fine del 2025, MICS fornirà un’occasione concreta per aumentare considerevolmente il livello di attrattività di talenti del nostro Paese offrendo un futuro a tutti quei giovani che vogliono fornire il proprio contributo in termini di conoscenze per migliorare e rendere più sostenibili settori chiave della nostra economia.”
Due nuovi bandi
A fine gennaio, durante un evento organizzato a Roma, sono stati presentati i due nuovi bandi a cascata destinati rispettivamente a Organismi di Ricerca e Imprese. I due bandi dal valore complessivo di 18 milioni di euro e destinati rispettivamente a organismi di ricerca, università pubbliche e private e alle micro, piccole, medie e grandi imprese italiane, sono stati illustrati alla presenza di Fabrizio Cobis, Dirigente Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il primo bando
Il primo bando a cascata, dal valore di 3 milioni di euro, sarà interamente dedicato agli organismi di ricerca e università pubbliche e private. I progetti, dal valore minimo di 150 mila euro e massimo di 500 mila euro, saranno finanziati interamente e copriranno tutte le spese relative al personale già esistente, alle assunzioni, ai costi di consulenza esterne e all’acquisto di attrezzature, parte integrante del progetto di ricerca.
Il bando avrà durata di circa un mese e, dopo l’invio delle domande di adesione, una commissione di valutazione composta dai rappresentanti delle 8 aree tematiche (Spoke), valuterà l’inserimento delle proposte attraverso una griglia di valutazione. Verranno tenute in conto alcune premialità specifiche, quali il coinvolgimento di donne nel personale che condurrà la ricerca, l’impatto atteso della ricerca sulla sostenibilità sociale e la proposta che sarà svolta nel Mezzogiorno e/o Isole. I partecipanti avranno 18 mesi di tempo per poter presentare i risultati del progetto. Dopo la fase di verifica dei parametri, il Politecnico di Milano, che è soggetto capofila del Partenariato, comunicherà la vincita o meno del bando e, da quel momento, inizia la fase di ricerca che deve essere rendicontata entro la fine del 2025, pena la perdita dei finanziamenti.
Il Secondo Bando
Il secondo bando a cascata dal valore complessivo di 15 milioni di euro prevede come beneficiari le micro, piccole, medie e grandi imprese. Possono partecipare al bando singolarmente oppure tramite un’associazione temporanea con organismi di ricerca (dove il massimo budget per questi ultimi all’interno del progetto presentato è il 20%).
I progetti di ricerca presentati devono avere un valore a partire da 150 mila euro fino a 1 milione di euro per ogni singolo progetto di ricerca in ambito industriale e le spese relative al personale esistente, alle nuove assunzioni e alle attrezzature verranno coperte per un massimo pari al 70% in proporzione alle dimensioni delle aziende. Le imprese avranno 12 mesi di tempo per poter completare il progetto.
Nei progetti, oltre a rispettare le linee relative ai settori del partenariato (Moda, Arredamento e Automazione), verranno premiate l’originalità e la trasferibilità dei risultati verso altri settori industriali, la rilevanza del settore e del mercato target della proposta progettuale e l’impatto che i risultati del progetto potrebbero avere concretamente sui temi di circolarità e sostenibilità ambientale e sociale. Al termine dei due bandi a cascata, se i risultati saranno positivi, ci sarà la possibilità di ulteriori integrazioni con altre risorse.