11/09/2020
Nuove strategie, nuovi modelli di business
Maria Cristina Pietronudo
Oltre il lockdown: riconversione, digitalizzazione e automazione
Il COVID-19 ha enormemente impattato su tutti i settori indu striali comportando per molte imprese non solo un rapido calo della domanda, ma anche una costretta diminuzione dell’offerta dei loro beni e servizi.
Le imprese per necessità e tutela di dipendenti, clienti e cittadini tutti hanno dovuto ridurre i livelli di produttività, quindi le entra te e i profitti. Ad esempio si stima un calo del 18,6% per il settore moda e del 25,9% per l’automotive in tutto il 2020, perdite in termini di miliardi di euro.
Mantenere la continuità delle singole attività è risultato infatti complesso, specie per chi fino ad ora aveva inseguito modelli tradizionali di fare impresa, o per chi aveva considerato la tec nologia come un nemico da evitare, o comunque una soluzione troppo complicata da gestire. Il lockdown ha pesato meno su quelle aziende che già avevano sperimentato soluzioni 4.0, o che in tempi brevi è riuscito a reagire grazie all’agilità della struttura organizzativa e alla proattività del management. Nello spe cifico sono tre le principali strategie adottate dalle imprese nella fase di lockdown: la riconversione industriale, la digitalizza zione e l’automazione dei processi.
Queste, oltre a rappresentare forme di risposta, sono anche tra iettorie future per le imprese ancora in corsa verso la ripresa.
La riconversione industriale
Riconversione industriale vuol dire ricambio del core business, dunque focalizzazione su beni e servizi differenti da quelli prodot ti fino quel momento da una certa azienda. Molte delle imprese hanno adottato questa strategia per rispondere al fabbisogno sanitario dei paesi in difficoltà durante la gestione della pande mia, cominciando a produrre mascherine, camici, gel igienizzanti, respiratori. La riconversione ha caratterizzato principalmente le aziende del comparto tessile e di quello cosmetico per i quali si è trattato di un adattamento delle linee di produzione. Più com plicata è stata la rinconversione per aziende automobilistiche o di comparti affini, che hanno dovuto completamente riadattare la produzione. Tuttavia non per tutti si è trattato, né si tratterà, di un cambiamento radicale. Molti, specie i colossi dell’industria della moda e del lusso, o quelli dell’automotive, hanno fornito ma scherine e gadget gratuitamente. In questo modo hanno assistito a un rafforzamento del business esistente, avviando nuove part nership, e migliorando la relazione con consumatori sensibili alla causa, riuscendo ad evitare in questo modo l’arresto delle produ zioni. Per altre, specie le piccole e medie imprese, la riconversio ne industriale è stata considerata un vero cambio di marcia, una trasformazione radicale che ha impattato inevitabilmente su altri elementi del business model, come le risorse impiegate. Nuove materie prime, riadattamento dei macchinari, nuove conoscenze e nuove competenze, o nuove attività, che vanno dalla revisione dei processi di controllo qualità alle analisi di mercato.
La digitalizzazione
La digitalizzazione, intesa come l’adozione di strumenti e tecno logie digitali, si è manifestata soprattutto rispetto all’accesso a nuovi canali distributivi, come l’e-commerce per la vendita di prodotti, o la promozione di tour virtuali, attivando vendite in real-time. In sostanza, la digitalizzazione ha riguardato quelle im prese che si sono affidate a specifici digital tool per non perdere il contatto con i loro clienti e altri interlocutori, come fornitori e partner. Sebbene già da tempo la digitalizzazione era apparsa come una strategia rilevante per tenere il passo alle esigenze di mercato e ai competitor, il lockdown ha comportato non solo una netta accelerazione di questa tendenza, ma l’ha trasformata in una necessità. La digitalizzazione ha permesso infatti di su perare le limitazioni imposte dall’emergenza fornendo un modo alternativo per servire i clienti, per interfacciarsi con i fornitori in tempo reale, per scambiare, condividere dati e collaborare a distanza. Essa però non è priva di ricadute sul modello di bu siness: l’e-commerce e i social media consentono da un lato di aumentare l’offerta dei prodotti e gestire un maggior flusso di in formazioni e preferenze dei consumatori, tali da guidare l’impre sa verso una nuova e più efficace segmentazione della clientela, dall’altro richiedono nuovi strumenti e personale specializzato oltre a una proposta di valore più ampia e strutturata.
L’ automazione
L’automazione ha caratterizzato soprattutto quelle imprese che avevano già avviato una trasformazione verso l’industria 4.0, adottando strumentazioni intelligenti quali Internet of Things (IoT), Augmented Reality (AR), Virtual Reality (VR), Could Platform Integrate (CPI), Robotic Process Automation (RPA). Per molti stu
diosi l’automazione è considerata una forma di digitalizzazione molto specifica, tuttavia verrà separatamente affrontata data la sua portata, i tempi e i costi di realizzazione che richiede uno sforzo organizzativo-gestione maggiore rispetto alle altre forme di digitalizzazione. Le aziende che si rivolgono all’automazione lo fanno per gestire le catene di approvvigionamento, le funzioni di produzione o di monitoraggio.
Durante il lockdown l’automatizzazione è risultata più che ade guata a rispondere alla necessità del distanziamento sociale negli stabilimenti produttivi, in quanto ha garantito interventi e supervisioni delle produzioni da remoto. In effetti, se molte del le imprese produttive italiane avessero implementato già prima del lockdown dei robot industriali, di servizio o in generale dei processi di automazione, avremmo assistito a minori interruzio ni delle attività e ad una minore ricaduta sui comparti industriali. Alcuni manager sembrano di aver compreso però i vantaggi di tali soluzioni, come affermato da due imprese esperte di auto mazione, ABB ed Honeywell, che hanno segnalato un aumento della domanda di servizi volti al monitoraggio per la manuten zione di impianti e apparecchiature in assenza di supervisione umana. Questa presa di coscienza potrebbe avviare una trasformazione dei comparti industriali italiani in un futuro non molto prossimo. Ebbene, anche in questo caso, le aziende devranno tenere a mente quali elementi del business model potrebbero subire trasformazioni o revisioni a seguito dell’implementazio
ne di tali produzioni. Oltre alle risorse, che dovranno riguardare il possesso di tecnologie abilitanti l’automazione, occorre una rilettura delle funzioni del personale dipendente, il quale po trebbe essere reimpiegato in altre attività o formato per nuove mansioni. Pertanto è inevitabile un ripensamento delle attività, come quella della formazione del personale o della reingegneriz zazione dei processi, dei partner e sicuramente dei costi.
Dunque, le difficoltà emerse in seguito alla pandemia rappresentano una preziosa opportunità per le imprese, che possono far tesoro di questa esperienza per ripensare alle loro capacità, risorse, e offerte di valore.
Essa rappresenta però anche un severo momento della verità, poiché aiuta a capire in cosa le aziende hanno investito fino ad ora e in che modo si sono preparate alle sfide future, esponendo inevitabilmente le meno preparate a crisi irreversibili.
Le soluzioni descritte, riconversione, digitalizzazione e automazio ne, sono alcune delle soluzioni adottate dalle imprese e rappre sentano solo alcune delle possibili direzioni da intraprendere. Queste soluzioni hanno tuttavia delle influenze sui modelli di business su cui manager e imprenditori devono riflettere critica mente, individuando in modo sistemico e tempestivo nuove op portunità, e rileggendo il proprio modello sulla base della scelta intrapresa.
Ciò non vuol dire che le imprese debbano del tutto snaturare la propria identità, ma devono imparare ad adattarsi rapidamente e prendere decisioni, che saranno, di forza, causa di nuovi e di versi problemi da gestire. Intanto si assiste già ad una presa di coscienza ed una maggiore consapevolezza del potenziale che le moderne tecnologie hanno in termini di ottimizzazione, trasfor mazione e sviluppo dei business model esistenti.