venerdì 18 Set, 2020

Nuove strategie, nuovi modelli di business

11/09/2020

Nuove strategie, nuovi modelli di business

Oltre il lockdown: riconversione, digitalizzazione e automazione

Il COVID-19 ha enormemente impattato su tutti i settori indu striali comportando per molte imprese non solo un rapido calo  della domanda, ma anche una costretta diminuzione dell’offerta  dei loro beni e servizi.

Le imprese per necessità e tutela di dipendenti, clienti e cittadini  tutti hanno dovuto ridurre i livelli di produttività, quindi le entra te e i profitti. Ad esempio si stima un calo del 18,6% per il settore  moda e del 25,9% per l’automotive in tutto il 2020, perdite in  termini di miliardi di euro.

Mantenere la continuità delle singole attività è risultato infatti  complesso, specie per chi fino ad ora aveva inseguito modelli  tradizionali di fare impresa, o per chi aveva considerato la tec nologia come un nemico da evitare, o comunque una soluzione  troppo complicata da gestire. Il lockdown ha pesato meno su  quelle aziende che già avevano sperimentato soluzioni 4.0, o  che in tempi brevi è riuscito a reagire grazie all’agilità della struttura organizzativa e alla proattività del management. Nello spe cifico sono tre le principali strategie adottate dalle imprese nella  fase di lockdown: la riconversione industriale, la digitalizza zione e l’automazione dei processi.

Queste, oltre a rappresentare forme di risposta, sono anche tra iettorie future per le imprese ancora in corsa verso la ripresa.

La riconversione industriale 

Riconversione industriale vuol dire ricambio del core business,  dunque focalizzazione su beni e servizi differenti da quelli prodot ti fino quel momento da una certa azienda. Molte delle imprese  hanno adottato questa strategia per rispondere al fabbisogno  sanitario dei paesi in difficoltà durante la gestione della pande mia, cominciando a produrre mascherine, camici, gel igienizzanti,  respiratori. La riconversione ha caratterizzato principalmente le  aziende del comparto tessile e di quello cosmetico per i quali si  è trattato di un adattamento delle linee di produzione. Più com plicata è stata la rinconversione per aziende automobilistiche o  di comparti affini, che hanno dovuto completamente riadattare  la produzione. Tuttavia non per tutti si è trattato, né si tratterà,  di un cambiamento radicale. Molti, specie i colossi dell’industria  della moda e del lusso, o quelli dell’automotive, hanno fornito ma scherine e gadget gratuitamente. In questo modo hanno assistito  a un rafforzamento del business esistente, avviando nuove part nership, e migliorando la relazione con consumatori sensibili alla  causa, riuscendo ad evitare in questo modo l’arresto delle produ zioni. Per altre, specie le piccole e medie imprese, la riconversio ne industriale è stata considerata un vero cambio di marcia, una  trasformazione radicale che ha impattato inevitabilmente su altri  elementi del business model, come le risorse impiegate. Nuove  materie prime, riadattamento dei macchinari, nuove conoscenze  e nuove competenze, o nuove attività, che vanno dalla revisione  dei processi di controllo qualità alle analisi di mercato.

La digitalizzazione 

La digitalizzazione, intesa come l’adozione di strumenti e tecno logie digitali, si è manifestata soprattutto rispetto all’accesso a  nuovi canali distributivi, come l’e-commerce per la vendita di  prodotti, o la promozione di tour virtuali, attivando vendite in  real-time. In sostanza, la digitalizzazione ha riguardato quelle im prese che si sono affidate a specifici digital tool per non perdere  il contatto con i loro clienti e altri interlocutori, come fornitori e  partner. Sebbene già da tempo la digitalizzazione era apparsa  come una strategia rilevante per tenere il passo alle esigenze  di mercato e ai competitor, il lockdown ha comportato non solo  una netta accelerazione di questa tendenza, ma l’ha trasformata  in una necessità. La digitalizzazione ha permesso infatti di su perare le limitazioni imposte dall’emergenza fornendo un modo  alternativo per servire i clienti, per interfacciarsi con i fornitori  in tempo reale, per scambiare, condividere dati e collaborare a  distanza. Essa però non è priva di ricadute sul modello di bu siness: l’e-commerce e i social media consentono da un lato di  aumentare l’offerta dei prodotti e gestire un maggior flusso di in formazioni e preferenze dei consumatori, tali da guidare l’impre sa verso una nuova e più efficace segmentazione della clientela,  dall’altro richiedono nuovi strumenti e personale specializzato  oltre a una proposta di valore più ampia e strutturata.

L’ automazione 

L’automazione ha caratterizzato soprattutto quelle imprese che  avevano già avviato una trasformazione verso l’industria 4.0,  adottando strumentazioni intelligenti quali Internet of Things  (IoT), Augmented Reality (AR), Virtual Reality (VR), Could Platform  Integrate (CPI), Robotic Process Automation (RPA). Per molti stu

diosi l’automazione è considerata una forma di digitalizzazione  molto specifica, tuttavia verrà separatamente affrontata data la  sua portata, i tempi e i costi di realizzazione che richiede uno  sforzo organizzativo-gestione maggiore rispetto alle altre forme  di digitalizzazione. Le aziende che si rivolgono all’automazione  lo fanno per gestire le catene di approvvigionamento, le funzioni  di produzione o di monitoraggio.

Durante il lockdown l’automatizzazione è risultata più che ade guata a rispondere alla necessità del distanziamento sociale  negli stabilimenti produttivi, in quanto ha garantito interventi e  supervisioni delle produzioni da remoto. In effetti, se molte del le imprese produttive italiane avessero implementato già prima  del lockdown dei robot industriali, di servizio o in generale dei  processi di automazione, avremmo assistito a minori interruzio ni delle attività e ad una minore ricaduta sui comparti industriali.  Alcuni manager sembrano di aver compreso però i vantaggi di  tali soluzioni, come affermato da due imprese esperte di auto mazione, ABB ed Honeywell, che hanno segnalato un aumento  della domanda di servizi volti al monitoraggio per la manuten zione di impianti e apparecchiature in assenza di supervisione  umana. Questa presa di coscienza potrebbe avviare una trasformazione dei comparti industriali italiani in un futuro non molto  prossimo. Ebbene, anche in questo caso, le aziende devranno  tenere a mente quali elementi del business model potrebbero  subire trasformazioni o revisioni a seguito dell’implementazio

ne di tali produzioni. Oltre alle risorse, che dovranno riguardare  il possesso di tecnologie abilitanti l’automazione, occorre una  rilettura delle funzioni del personale dipendente, il quale po trebbe essere reimpiegato in altre attività o formato per nuove  mansioni. Pertanto è inevitabile un ripensamento delle attività,  come quella della formazione del personale o della reingegneriz zazione dei processi, dei partner e sicuramente dei costi.

Dunque, le difficoltà emerse in seguito  alla pandemia rappresentano una  preziosa opportunità per le imprese,  che possono far tesoro di questa  esperienza per ripensare alle loro  capacità, risorse, e offerte di valore. 

Essa rappresenta però anche un severo momento della verità,  poiché aiuta a capire in cosa le aziende hanno investito fino ad  ora e in che modo si sono preparate alle sfide future, esponendo  inevitabilmente le meno preparate a crisi irreversibili.

Le soluzioni descritte, riconversione, digitalizzazione e automazio ne, sono alcune delle soluzioni adottate dalle imprese e rappre sentano solo alcune delle possibili direzioni da intraprendere.  Queste soluzioni hanno tuttavia delle influenze sui modelli di  business su cui manager e imprenditori devono riflettere critica mente, individuando in modo sistemico e tempestivo nuove op portunità, e rileggendo il proprio modello sulla base della scelta  intrapresa.

Ciò non vuol dire che le imprese debbano del tutto snaturare la  propria identità, ma devono imparare ad adattarsi rapidamente  e prendere decisioni, che saranno, di forza, causa di nuovi e di versi problemi da gestire. Intanto si assiste già ad una presa di  coscienza ed una maggiore consapevolezza del potenziale che le  moderne tecnologie hanno in termini di ottimizzazione, trasfor mazione e sviluppo dei business model esistenti.

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