Il settore food delivery si è fortemente sviluppato grazie alla collaborazione con nuove tecnologie digitali.
Milioni di persone costrette a casa hanno fatto impennare la domanda di servizi di consegna a domicilio. Tra le tante realtà che si sono avvicinate al mondo del delivery, quello del settore alimentare ha dimostrato essere tra i più predisposti ad aprire le porte alle soluzioni logistiche più smart. Negli ultimi mesi gli operatori della logistica, della ristorazione e delle aziende tech hanno iniziato a studiare soluzioni in grado di aumentare l’efficacia dei sistemi di ordine, pagamento e consegna per supportare le aziende che altrimenti avrebbero visto una chiusura totale delle attività.
Il servizio di consegna a domicilio, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie, si è rivelato dunque essenziale per fronteggiare le misure di distanziamento sociale imposte e per garantire una produttività continua.
La blockchain a servizio dei ristoratori
Una delle questioni che suscita più preoccupazione è quella dell’igiene e della sicurezza degli alimenti. In questa direzione sono state sviluppate soluzioni su tecnologia blockchain in grado di tracciare al meglio il percorso dell’ordine. In sostanza, grazie alla catena dei blocchi, si potrà supportare gli esercenti e i rider nella preparazione del pasto, del packaging e nella consegna del cibo, consentendo di utilizzare una sorta di “sigillo di garanzia” che permette agli utenti finali di verificare con un QR code se il pasto ordinato è conforme alle linee guida di sicurezza stilate dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi).
Questa tecnologia si è già rivelata particolarmente utile in ambito di tracciabilità: i sistemi che si basano su di essa hanno accesso in maniera continua ad una serie di dati e parametri, che vengono registrati in maniera del tutto univoca e sicura. Ma come può essere adattata questa soluzione alle consegne a domicilio?
Ad avere l’idea dell’integrazione di questa tecnologia al food delivery è stata la startup romana pOsti, che ha pensato ad un sistema grazie al quale a ogni ristoratore verrà applicata un’etichetta a codice barre a prova di manomissione; i clienti invece potranno valutare il servizio e nello specifico indicare se la consegna da parte del rider sia avvenuta nel pieno rispetto delle norme.
La trasparenza è uno dei principi fondanti della blockchain e in questo momento in cui l’attenzione al tema sicurezza è particolarmente alta, risulta essere una soluzione promettente per chi vorrà effettuare consegne a domicilio preservando sia la propria incolumità che quella dei clienti.
Qr Code e Le consegne contactless
Già fin dai primi giorni di emergenza sanitaria si è dovuto ripensare a come poter rendere sicuri anche i più piccoli gesti.
Le consegne contactless sono state adottate da ormai molte settimane dai grandi player di settore e sono utilizzate anche per tutti quei segmenti di delivery non inerenti al mondo food.
La società svizzera Scandit, specializzata in software di scansione dei barcode e di mobile computer vision, ha creato un’applicazione dedicata al mondo del delivery che si chiama “Contactless Proof of Delivery”, che abilita la firma delle ricevute di consegna e di ritiro pacco direttamente dallo smartphone. Questa soluzione permette di evitare i contatti diretti tra clienti e corrieri. Il suo funzionamento è semplicissimo, tramite un QR code scansionato dal cliente si aprirà una web app, dal quale sarà sufficiente leggere il codice a barre sul pacco e firmare sul proprio dispositivo per completare il processo senza alcun tipo di contatto diretto.
Non sappiamo ancora per quanto le politiche di distanziamento rimarranno presenti nella nostra vita, ma il Covid-19 ci ha aiutato a rimodellare alcuni aspetti salienti dei modelli di delivery che quasi sicuramente verranno adottati anche nell’immediato futuro, aprendo la strada anche a nuove implementazioni tecnologiche.