mercoledì 23 Set, 2020

Fenomeni e tecnologie che hanno cambiato il rapporto banca-impresa

25/09/2020

Fenomeni e tecnologie che hanno cambiato il rapporto banca-impresa

Opportunità e criticità degli strumenti FinTech per  la gestione della liquidità

Le società finanziarie hanno sempre usato la tecnologia nelle loro attività ma, da alcuni anni a questa parte, le evoluzioni rese possibili da Internet stanno cambiando il modo in cui le aziende interagiscono con il denaro nella loro vita quotidiana, influendo sul modo con cui acquistano prodotti, pagano le bollette, inviano denaro e investono. Queste nuove esigenze hanno permesso l’emergere di nuove e innovative start-up che offrono servizi che un tempo venivano prestati da banche, compagnie assicurative e gruppi di gestione finanziaria.

Con il termine FinTech (tecnologia finanziaria) si intende la tecnologia che si applica al settore finanziario, comprendendo in esso settori quali pagamenti, assicurazioni, gestione degli investimenti, depositi e prestiti, raccolta di capitali e approvvigionamento del mercato. La sempre maggiore importanza di tecnologie innovative e all’avanguardia ha consentito a piccole start-up (nel tempo diventate scaleup) di offrire servizi finanziari al di fuori del sistema bancario tradizionale, creando un fenomeno noto come disinter-
mediazione permettendo ai consumatori di bypassare banchieri, broker e intermediari, trattando direttamente con aziende o altri consumatori.

Negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo di un’ampia gamma di tecnologie innovative che hanno favorito l’evolversi del FinTech grazie alle numerose potenziali applicazioni che queste tecnologie hanno al mondo della finanza.

Principali applicazioni :

  Artificial intelligence e big data:

Riferendoci con ciò alla creazione e alla manutenzione di enormi database contenenti informazioni sulle transazioni di miliardi di agenti economici, dati che vengono rielaborati da algoritmi avanzati per derivare modelli analitici. Questi modelli sono stati utilizzati per prevedere comportamento, prezzi, creare offerte su misura ed imitare il giudizio umano nelle decisioni automatizzate, rendendo più efficienti i processi di allocazione del credito e di gestione del rischio.

  L’accesso Mobile a Internet:

inteso come la possibilità offerta dalle nuove tecnologie di comunicazione di connettere rilevanti masse di persone utilizzando i propri tablet, smartphone, PC per accedere a una gamma vastissima di servizi finanziari, determinando una sensibile riduzione dei costi nelle transazioni. Questa facilità di accesso sta determinando la possibilità di avere contatti diretti e di sottoscrivere transazioni direttamente tra i singoli individui e gli operatori dando luogo al fenomeno della disintermediazione).

Blockchain:

Nota anche come la tecnologia del libro mastro distribuito: si tratta di tutta la tecnologia che consente ad un registro, come ad esempio quello delle registrazioni di transazioni, di essere conservato, convalidato e aggiornato in modo sicuro dagli stessi utenti della rete anziché da un’autorità centrale. Tutte le variazioni apportate a tali registri risultano così crittografate in modo tale da non poter essere alterate o cancellate, senza lasciare una traccia dei precedenti dati.
Alla tecnologia Blockchain fa riferimento anche tutto il mondo delle valute digitali. Le caratteristiche proprie di questa tecnologia la rendono più resistente di altre agli attacchi informatici, questo perché affinché il tentativo di contraffazione abbia successo dovrebbero essere attaccate simultaneamente tutte le copie del database. Nel suo complesso possiamo dire che la tecnologia distributed ledger (letteralmente “registro distribuito”) offre una solida struttura per ridurre le frodi e i rischi operativi, migliorando al tempo stesso la trasparenza e la fiducia che gli utilizzatori ripongono in essa.

Smart contracts:

Consiste nella possibilità di sottoscrivere contratti in forma digitale. La firma e tutto ciò che ne consegue vengono eseguiti tenendo in considerazione una serie di procedure che consentono sicurezza e La protezione dei dati sensibili attraverso la crittografia.

Come si legge nel rapporto dell’Osservatorio FinTech Italia 2019, uno dei più completi sul tema, il settore del FinTech può essere suddiviso in ben dieci diverse aree funzionali in base alle esigenze che va a coprire. Le aree così come definite nel rapporto sono:

  • Payment: in essa vengono comprese tutte quelle società che rispondono alle nuove esigenze del consumatore moderno che hanno comportato una modifica radicale nella domanda dei servizi di pagamento come ad esempio semplicità, velocità, omnicanalità e convenienza.
  • Money Management: in questa area sono inserite tutte le società che offrono tecnologie abilitanti per le soluzioni di Money Management, come ad esempio piattaforme web e applicazioni mobile.
  • Wealth & Asset Management: all’interno di essa possiamo trovare piattaforme online che supportano il mondo delle PMI nella gestione dei processi di fatturazione elettronica attraverso tool semplici, intuitivi e a costi contenuti.
  • Capital Market & Trading: in questa area sono inserite piattaforme online che abilitano la negoziazione e lo scambio di titoli tra operatori, ricorrendo alla tecnologia Blockchain e utilizzandola per rispondere alla necessità dei player del mercato dei capitali di garantire trasparenza e affidabilità.
  • Lending: comprende tutte quelle società che aiutano la ricerca di liquidità per le aziende, considerando la tipologia di relazione possibile fra FinTech e banche. Si tratta di enabler, che operano in sinergia con il settore finanziario, e possono fornire insight o strumenti utili all’attività bancaria tradizionale; Competitor, che si occupano di segmenti della catena del valore già presidiati da istituti bancari; infine, Intermediari, che si pongono come soggetti intermedi che possono avere relazioni dirette con alcune società di servizi finanziari e proporre i loro prodotti ai clienti.
  • Crowdfunding: comprende piattaforme online che consentono la raccolta di capitali per la realizzazione di progetti no-profit o for-profit.
  • InsurTech: intesa nel senso più ampio del termine, quest’area include P2P Insurance, Auto – Mobility, Pet Insurance, Marketplace–Broker–Comparatori, Data-Intelligence, Claims, Micro-Instant-Product Insurance, Life – Home Insurance.
  • Cybersecurity: in questa area sono comprese società appartenenti a cinque differenti sotto-settori, ovvero Antifrode, Mobile Security, Web Security, Endpoint Security e Altro.
  • RegTech: inteso come l’impiego di strumenti tecnologici a supporto delle procedure di adeguamento, conformità, rispetto di norme, regolamenti, leggi, reportistica. Fanno parte di questa area sei differenti sotto-settori, ovvero Negotiation/Commerce Platform, Personal Data & ID Management, Gestione documentale, Assistenza fiscale, Sviluppo software a tema regulatory e/o compliance e Altro.
  • Tech Enabler: comprende tutte le aziende che offrono prodotti e servizi per il mondo finanziario, consentendo agli operatori del mercato di sviluppare Servizi innovativi, di FinTech vera e propria, o Servizi a valore aggiunto, con la personalizzazione dell’offerta.

Nel 2018, iI settore del Lending in Italia comprendeva 28 società, pari a circa il 9% del totale di società censite e al 14% del campione di realtà
Financial pure. All’interno di questo settore il rapporto dell’azienda di consulenza PwC suddivide ulteriormente in sei differenti sottosettori:

  • Credit Scoring: intese come quelle società che offrono strumenti o rating per la valutazione del merito creditizio e del rating di altre società.
  • Consumer Lending: piattaforme dal funzionamento simile alle FinTech del Business Lending, ma i cui destinatari dei prestiti sono singoli individui.
  • Business Lending: piattaforme che si occupano di raccogliere online denaro dai borrower, individuali e istituzionali, e prestarlo alle imprese iscritte alla piattaforma dopo uno scrutinio del loro business e del loro merito creditizio.
  • Marketplace-Comparatori: come soggetti intermedi che possono avere relazioni dirette con alcune società di servizi finanziari e proporre i loro prodotti ai clienti.
  • Circuiti e infrastrutture abilitatrici: realtà FinTech che creano e gestiscono un ecosistema o un circuito grazie al quale le banche possono entrare in contatto con altri soggetti, sia B2B che B2C.
  •  Invoice Financing: FinTech che offrono piattaforme per la gestione dei crediti commerciali/anticipo fatture.

Il settore del Lending rappresenta per le imprese una innovazione tale da riservare molte opportunità ma anche molti rischi. Da un lato, la crescente competizione ha condotto alla nascita sul mercato di varie soluzioni e alla riduzione dei costi dei servizi offerti, che sono divenuti così accessibili anche alle piccole e medie imprese.
Dall’altra vi sono rischi legati alla standardizzazione dei servizi, sempre meno basati sul profilo delle singole imprese, ma anche al mantenimento del rispetto della privacy. Nei prossimi anni, opportunità e rischi dovranno quindi essere accuratamente soppesate dalle aziende.

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