Ecco le agevolazioni attive e i bandi aperti per le imprese che necessitano di rivolgersi a professionisti o società esterne
Le PMI si scontrano tra la necessità di dover implementare importanti cambiamenti per il proprio sviluppo – e in alcuni casi per la propria sopravvivenza – e i costi correlati all’acquisto di quei servizi consulenziali in grado di fornire loro quel supporto essenziale per l’innesco del cambiamento ricercato. Secondo il 13° rapporto di Assoconsult il prezzo medio di una giornata di consulenza nel 2021 si attestava a 791 euro, pertanto, è evidente quanto sia fondamentale cogliere le opportunità offerte dalla finanza agevolata, al fine di scongiurare rinunce e procrastinazioni dannose per le PMI.
Sul panorama nazionale assistiamo al ritorno del Voucher per consulenza in innovazione del Ministero del Made in Italy (MIMIT); la misura sarà di nuovo disponibile una volta conclusa l’attuale fase di composizione dell’elenco MIMIT dei manager qualificati, che potranno essere successivamente attivati dalle imprese interessate ai voucher. I voucher sosterranno i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Tra le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 troviamo Big Data e analisi dei dati, prototipazione rapida, robotica avanzata e collaborativa, Internet delle cose e delle macchine, integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali, ecc.. Quanto all’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, tra gli altri, sono compresi l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro; nonché l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital.
L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato (iscritto nel citato elenco MIMIT attualmente in fase di composizione), indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.
Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:
- Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
- Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
- Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro.
Il sostegno alle imprese per l’acquisto di servizi di consulenza trova opportunità anche a livello regionale tramite strumenti specifici e differenziati da un territorio regionale all’altro. Si richiamano, di seguito, le misure in arrivo o già attivate in tre regioni rappresentative dell’area settentrionale, centrale e meridionale.
La Regione Piemonte ha aperto dal maggio scorso il bando “Consulenza Sviluppo Impresa: Servizi a sostegno dello sviluppo e del rilancio delle imprese”, con l’obiettivo di agevolare lo sviluppo e il rilancio delle piccole e medie imprese in situazione di pre-crisi, crisi reversibile o a rischio di difficoltà, mediante azioni di supporto e sostegno volte alla prevenzione, alla tempestiva rilevazione e al superamento di criticità di natura economica, finanziaria, patrimoniale, operativa, organizzativa, societaria, le quali presentano in ogni caso presupposti oggettivi di risoluzione.
I servizi finanziati dal bando, erogati da soggetti attuatori autorizzati, sono sia di tipo consulenziale che di tutoraggio. Tra i primi rientrano ad esempio la valutazione della effettiva situazione aziendale, la verifica delle concrete possibilità di sviluppo e il rilancio e trasformazione del business aziendale; tra i secondi le attività di accompagnamento nell’implementazione del progetto di sviluppo e il rilancio dell’impresa.
Ai fini dell’ammissibilità dei servizi di consulenza e tutoraggio, ogni domanda delle imprese target dovrà rispettare le seguenti limitazioni minime e massime in termini di ore e di costi per i servizi:
L’agevolazione si concretizza nella valorizzazione di ore per i servizi di consulenza e tutoraggio forniti dai soggetti attuatori, secondo i massimali indicati nel prospetto di cui sopra.
Attualmente risulta in attivazione il bando “Innoaid: Sostegno per l’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa e commerciale delle imprese” della Regione Puglia. Dal 22 giugno, infatti, è possibile presentare le domande da parte di micro, piccole e medie imprese. La Regione intende sostenere lo sviluppo e il rafforzamento tecnologico delle MPMI pugliesi attraverso l’acquisizione di servizi di consulenza in materia di innovazione (es: studi di fattibilità), servizi di consulenza e supporto all’innovazione (es: servizi di supporto alla gestione della proprietà intellettuale e alla certificazione di prodotto) e di servizi di consulenza legati all’energia e alla sua gestione (es: servizi di supporto alla realizzazione di audit e diagnosi energetica).
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di sovvenzioni dirette, nella misura del 45% della spesa complessiva ritenuta congrua, pertinente e valutata ammissibile per tutti i soggetti ammissibili e finanziabili. Tale intensità può crescere del valore del 5% massimo, al ricorrere di requisiti specifici (es. possesso della certificazione etica SA8000, possesso del Rating di legalità, ecc.).
Quanto al Centro Italia, si anticipa quello che è emerso in materia di servizi di consulenza qualificati, il 31 maggio scorso, in occasione della presentazione delle nuove misure cofinanziate dalla Regione Toscana e dal PR Fesr 2021-2027 per la competitività delle imprese. Nell’ambito dell’azione 1.1.3 – Sostegno per l’acquisto di servizi innovativi per la transizione digitale delle imprese, sono previste agevolazioni (del tipo sovvenzione/fondo perduto) per l’acquisto di servizi avanzati e qualificati per le micro, piccole e medie imprese.
L’intensità d’aiuto varierà in funzione della dimensione d’impresa, della combinazione di servizi acquisiti ed eventuali premialità da un minimo del 35% fino al 70%.
Si riporta di seguito il calendario di pubblicazione dei bandi previsti a valere sulla citata Azione 1.1.3: