mercoledì 05 Lug, 2023

Guida pratica alla consulenza per le imprese

Orientarsi fra proposte, sfide e obiettivi non è facile. Ma è essenziale che le aziende capiscano che non devono fare tutto da sole. Ecco come possono trovare la strada

A coloro che si domandano come potersi orientare tra le tante proposte di consulenza che ricevono per la propria azienda, sento di poter dire con convinzione che scegliere la giusta consulenza per la propria azienda può essere una decisione critica. 

Per orientarsi tra le numerose proposte è importante seguire alcuni passaggi chiave. In primo luogo bisogna soffermarsi a valutare attentamente le proprie esigenze aziendali, individuare gli obiettivi che si desidera raggiungere con l’ausilio di una consulenza e chiedersi quali siano le aree da migliorare anche con l’aiuto di un supporto esterno. Successivamente, sarebbe utile avviare una ricerca approfondita sulle diverse società di consulenza disponibili. Cercare informazioni sulle loro competenze, esperienze pregresse e settori di specializzazione. 

È importante che gli esperti che offrono la propria consulenza abbiano una conoscenza specifica del settore di interesse e delle sfide che l’azienda affronta. A tale scopo risultano utili le informazioni contenute nelle referenze dei clienti precedenti, tali da poter fare una prima valutazione circa la qualità del lavoro svolto e dei risultati concretamente ottenuti. A questo punto si passerà alla pianificazione di un incontro con i potenziali consulenti. Questo passaggio ci dà l’opportunità di discutere delle nostre esigenze e contestualmente delle loro metodologie di lavoro, oltre che di valutare competenza e capacità di comprensione delle criticità poste all’attenzione. 

Nel momento del confronto diventa fondamentale assicurarsi di porre domande specifiche e di ottenere in risposta esempi concreti di come siano state affrontate, in passato, situazioni simili a quelle che andremo a rappresentare.

Esistono consulenze necessarie e altre “facoltative”? Come distinguerle? Le consulenze necessarie dipendono dalle sfide specifiche che la propria azienda sta affrontando e dagli obiettivi che si desidera raggiungere. Ad esempio, se stai cercando di migliorare la gestione del personale, potresti considerare una consulenza HR. Se stessi cercando di espanderti a livello internazionale, potresti avere bisogno di una consulenza legale o di esperti in affari internazionali. Le consulenze necessarie sono quelle che ti aiutano ad affrontare problemi critici per il successo e la crescita della tua azienda. D’altra parte, le consulenze facoltative possono riguardare aree che potresti voler migliorare ma che non sono necessariamente urgenti. Ad esempio, potresti voler investire in una consulenza di branding per rafforzare la tua immagine aziendale, ma potrebbe non essere una priorità immediata. È importante valutare attentamente le proprie esigenze e i propri obiettivi per determinare quali consulenze possano risultare necessarie o facoltative.

Le aziende spesso si domandano in che modo possono valutare e riconoscere la professionalità di chi offre loro consulenza. Valutare la professionalità di un consulente richiede l’analisi di diversi fattori. In primo luogo, bisogna tenere in considerazione l’esperienza del professionista nel settore specifico in cui si opera. È utile raccogliere informazioni sulle aziende con cui ha collaborato in precedenza e sulla tipologia di sfide affrontate che possano risultare o no, simili alle proprie. La conoscenza del settore è essenziale per capire le dinamiche aziendali e fornire soluzioni pertinenti. Un buon consulente intanto, già al primo approccio dovrebbe riuscire a dare l’idea di ciò che è capace di realizzare e mostrare  così la dedizione che mette in ciò che fa. L’incontro con il professionista rappresenta il “momento della verità” in cui emergono le conoscenze, le competenze, l’esperienza professionale consolidata sul campo, l’intelligenza declinata nelle sue varie forme, la creatività anche nel “problem solving”. Un ulteriore elemento di cui tenere conto riguarda la propensione del consulente di lavorare in network con altre professionalità complementari, in modo che anche un progetto tra i più complessi possa essere gestito con una suddivisione in varie fasi da affidare di volta in volta a chi fosse maggiormente specializzato e competente nella specifica area.     

Perché è importante affidarsi a professionisti/e certificati? Perché è l’unica garanzia di qualità e competenza. Le certificazioni sono emesse da organizzazioni riconosciute a livello nazionale o internazionale che valutano il livello di preparazione e le competenze dei professionisti. L’ottenimento di una certificazione richiede un impegno nel continuo apprendimento e nella formazione nel campo specifico della consulenza. Lavorare con consulenti certificati ti dà la garanzia di collaborare con esperti qualificati che seguono standard professionali e sono aggiornati sulle migliori pratiche nel loro settore. Inoltre, le certificazioni possono fornire una base di conoscenza comune e un linguaggio condiviso tra il consulente e il cliente, facilitando la comunicazione e la comprensione reciproca. Le certificazioni non sono l’unico fattore da considerare, ma sono un importante indicatore di professionalità e competenza nel campo della consulenza aziendale.

Un’altra domanda che le aziende spesso si pongono è: perché affidarsi a una consulenza esterna quando si può investire in formazione in azienda? Investire in formazione interna è sicuramente un’opzione valida, ma ci sono vantaggi specifici nell’affidarsi a una consulenza esterna. I consulenti esterni portano con sé una prospettiva imparziale e un’esperienza diversificata, poiché hanno lavorato con molte aziende e settori diversi. Questa vasta esperienza può portare a soluzioni innovative e a una visione più ampia delle sfide aziendali. I consulenti esterni hanno anche l’opportunità di confrontarsi con diverse realtà e possono portare idee fresche e nuove prospettive all’azienda cliente. Inoltre, l’affidamento dell’incarico a consulenti esterni può essere più efficiente dal punto di vista dei costi. Si evita di dover assumere e formare personale interno per affrontare specifiche sfide o progetti a breve termine. La consulenza esterna può fornire anche un supporto immediato e specialistico per affrontare questioni complesse che richiedono competenze specifiche al di fuori della portata del proprio team interno. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra la consulenza esterna e la formazione interna, in base alle esigenze aziendali specifiche. La formazione interna contribuisce inequivocabilmente allo sviluppo delle competenze dei propri dipendenti, mentre la consulenza esterna può offrire un supporto specializzato in determinate aree. La scelta dipenderà da esigenze e obiettivi aziendali.

I concetti di consulenza e innovazione fanno parte di un processo di creazione di valore e di applicazione di nuove soluzioni ai problemi. La consulenza aziendale applicata alla cultura dell’innovazione porta molti benefici alle aziende che sono disposte a impegnarsi. Il cambiamento della cultura non avviene da un giorno all’altro ma di sicuro grazie ad importanti realtà associative come quella di AISCRIS può trovare i giusti canali di diffusione.

AISCRIS (Associazione Italiana Società di Consulenza per la Ricerca, l’Innovazione e lo Sviluppo) è stata fondata nel 1998 e rappresenta in ambito nazionale ed internazionale le imprese associate che operano nel settore della Consulenza per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo (RIS), considerando, tra queste ultime, le imprese che offrono a terzi la propria consulenza per l’adozione o la protezione di procedure, modelli di gestione e/o processi che possono essere considerati innovativi. 

AISCRIS ha lo scopo di promuovere e valorizzare il ruolo delle società di consulenza come partner strategici delle imprese, delle pubbliche amministrazioni e degli enti di ricerca, per favorire la diffusione della cultura dell’innovazione e la competitività del sistema economico e sociale.

Tra le molteplici attività di cui si fa promotrice, offre servizi di progettazione, gestione e valutazione di programmi e progetti nazionali ed europei. Realizza studi, ricerche e organizza conferenze e seminari su temi legati alla ricerca, all’innovazione e allo sviluppo. Intende inoltre favorire l’incontro tra realtà aziendali consolidate e aperte al tema dell’innovazione e le startup che, nell’incontro con le prime, trovano supporto concreto nella cruciale fase dello sviluppo dei propri progetti di innovazione. Si tratta di un approccio collaborativo che può rappresentare base solida di un virtuoso percorso di Open Innovation.

È una delle associazioni di categoria di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, la federazione di settore che riunisce le imprese che offrono soluzioni innovative e tecnologiche in vari ambiti e partecipa attivamente alle iniziative e ai tavoli tecnici promossi da Confindustria a livello nazionale ed europeo.

I valori fondamentali di AISCRIS includono l’integrità e l’etica professionale, l’innovazione e l’eccellenza. L’associazione si impegna a promuovere standard elevati di qualità e competenza professionale tra i suoi membri, garantendo così un servizio di consulenza di alto livello per le aziende che vi si affidano. 

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