lunedì 30 Ott, 2023

Revamping

Ovvero “vedo e rilancio”

L’obsolescenza dei sistemi di controllo è un fenomeno inevitabile. Quando diventa necessario ammodernare i propri sistemi è importante adottare soluzioni e accorgimenti che rendano più agevole la migrazione e minimizzino i rischi. Il revamping però è anche un’occasione per introdurre miglioramenti e ottimizzazioni che durante l’ordinario esercizio spesso vengono accantonati per motivi di budget o rimandati per esigenze organizzative o produttive

Massimiliano Veronesi, consigliere Anipla

Minimizzare l’Obsolescenza

Quello della manutenzione dei sistemi di controllo è uno scopo dei lavori sin da quando uno di essi entra in servizio e rappresenta un terreno di collaborazione tra fornitore ed utilizzatore per tutto il suo ciclo di vita, che tipicamente dura circa 20 anni. A un certo punto però si rischia di sfociare nell’accanimento terapeutico ed è quindi più conveniente pensare a un revamping più radicale del sistema, che può essere affidato allo stesso fornitore oppure ad altri. Questa esigenza è più sentita nei paesi già da tempo industrializzati ove i sistemi di controllo degli impianti non prossimi al decommissioning, essendo basati su tecnologie elettroniche/informatiche, vanno incontro ad obsolescenza più rapida della meccanica delle unità di processo.

Migrazione Sicura

La migrazione dei sistemi di controllo è una operazione complessa e delicata ma opportune soluzioni e accorgimenti hardware/software la rendono più agevole e realizzabile in tempi ragionevoli minimizzando i rischi.

Il fornitore del sistema già in servizio ha generalmente in mano qualche asso in più: in genere si tratta di adattatori che consentono al nuovo hardware di connettersi con il marshalling già esistente, ma anche di software tools per convertire il progetto nel nuovo ambiente di configurazione. Soluzioni simili possono comunque essere messe a disposizione anche dai fornitori alternativi, i quali possono altresì proporre di rottamare tutto il marshalling ed impiegare nuovi “universal I/O” distribuiti in campo (e collegati attraverso un bus in fibra ottica), magari direttamente nelle Junction Box; inoltre, anche il reverse-engineering può fare a meno dei software-tools se viene coinvolto un System Integrator che è familiare con i formalismi e l’ambiente del sistema in via di sostituzione.

Aggiornamenti Strategici

Ma il vero valore aggiunto è quello di far diventare il revamping occasione per introdurre miglioramenti e ottimizzazioni che viceversa durante l’ordinario esercizio spesso vengono accantonati per motivi di budget o rimandati per esigenze organizzative o produttive. È questo il caso, ad esempio, della razionalizzazione degli allarmi per renderne più ordinata ed consistente la gestione.

La stessa sorte di revisione può essere opportuna per altri parametri operativi quali ad esempio i parametri dei blocchi di regolazione PID (spesso lasciati al valore del commissioning), dai quali dipende una buona parte dell’efficienza del processo produttivo.

Analogamente si può rivedere anche solo parzialmente l’interfaccia operatore in modo da renderla più “usabile” ed efficace per il personale in sala controllo. Da ultima, ma di grande importanza ed attualità, la sicurezza informatica, per la quale un revamping è sicuramente occasione per introdurre gli interventi capaci di rendere il sistema di controllo meno vulnerabile agli attacchi esterni e quindi più disponibile nei confronti della continuità produttiva.

Questi semplici interventi, anche senza arrivare al completamento dell’architettura con controlli avanzati e pacchetti di ottimizzazione (es. energetica), rappresentano un vero toccasana per il sistema di automazione e concorrono a rinnovare ed incrementare la competitività dell’impianto e del suo processo produttivo.

PER CONOSCERE ANIPLA: https://www.anipla.it/

NELE PUNTATE PRECEDENTI: https://tinnovamag.com/l-automazione-si-impara/

https://tinnovamag.com/quando-la-cybersecurity-si-unisce-allautomazione/

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