Plastica 4.0? Una sfida tra sostenibilità e tecnologia

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PLASTICA 4.0? UNA SFIDA TRA SOSTENIBILITÀ E TECNOLOGIA

Il mondo della plastica è sotto la lente dell’ingrandimento negli ultimi anni, dapprima per l’annoso problema della dispersione della plastica nell’ambiente – tema su cui i player del mercato lavorano per migliorare la consapevolezza sulla necessità del riciclo; ultimamente per l’aumento dei costi dell’energia che toccano un settore notoriamente energivoro, la cui necessità è però fondamentale nell’ottica dell’economia circolare: niente si butta, tutto si rigenera. E la plastica, ancora meglio del vetro o dell’alluminio, è il materiale che più facilmente si riesce a riciclare con facilità.

Le imprese lo sanno bene e Caldara Plast anche, data la sua esperienza di ormai 60 anni nel settore. La filiera del riciclo è il cuore pulsante dell’azienda comasca che con le sue due divisioni riesce ad intercettare i rifiuti plastici industriali direttamente dai produttori con i quali ha instaurato un rapporto continuativo e di fiducia, a macinarli e a rigenerarli creando del compound tecnico personalizzato per le aziende che producono semilavorati o oggetti in plastica o per i principali distributori del mercato.

Un business che negli ultimi anni è cresciuto e si allargato non solo al materiale post-industriale ma anche ad alcuni materiali post consumo a cui sono dedicate delle linee specifiche recentemente installate. L’azienda si è anche certificata Plastica Seconda Vita e Global Recycle Standard con i prodotti della linea “Caldara 2nd life®”. Tale linea di prodotti, certificata da parti terze, consente a chi acquista di immettere nel proprio ciclo produttivo un materiale plastico certificato di provenienza certa da riciclato e che rispetta una serie di requisiti non solo produttivi ma anche ambientali e sociali. Un plus che rende il prodotto finale destinato al consumatore sempre più sostenibile.

La rosa di prodotti certificati il cui nome è stato recentemente registrato a livello europeo si è ulteriormente ampliata e, ad oggi comprende:

• GREENLAC® – Compound di ABS da Scarto Industriale, da Mixeco, da Raccolta Differenziata o GRS

• GREENCARB® – Compound di PC da Scarto Industriale, da Mixeco o GRS

• GREENBLEND® – Compound di PC/ABS da Scarto Industriale, da Mixeco, da Raccolta Differenziata o GRS

• GREENSTYR® – Compound di PS da Scarto Industriale, da Mixeco, da Raccolta Differenziata o GRS

• GREENMIDE® – Compound di PA da Scarto Industriale, da Mixeco o GRS

• GREENTER® – Compound di PBT da Scarto Industriale, da Mixeco o GRS

• GREENGLASS® – Compound di PMMA da Scarto Industriale, da Mixeco o GRS

• GREENPOM® – Compound di POM da Scarto Industriale o da Mixeco

• GREENTRON® – Compound di PPS da Scarto Industriale o da Mixeco

• GREENKRYL® – Compound di SAN da Scarto Industriale o da Mixeco

• GREENPET® – Compound di PET da Mixeco, da Raccolta Differenziata o GRS

La produzione è il centro dell’azienda e molti degli investimenti sono concentrati in rinnovamento ed efficientamento dei macchinari. Negli ultimi anni sono stati aggiornati estrusori ormai giunti a fine carriera e ne sono stati inseriti di nuovi (sia monovite che bivite) alcuni dei quali dotati di particolari sistemi di filtraggio dedicati al materiale macinato da post consumo. Una linea, invece, è stata dedicata completamente alle campionature.

I nuovi macchinari sono pensati in ottica di Industria 4.0, ovvero studiati per automatizzare il più possibile i processi produttivi, rendendoli più efficienti, migliorando le condizioni degli operatori sulle macchine e collegando la produzione ai sistemi informativi aziendali per controllare il flusso di dati produttivi. La formazione degli operatori è quindi la sfida maggiore per utilizzare al meglio questi nuovi macchinari migliorando così, nel tempo, le performance produttive.

Parallelamente gli investimenti si sono concentrati anche all’ampliamento del laboratorio, fondamentale, nel processo che porta allo sviluppo e all’ottimizzazione di nuovi materiali e che è necessario sia dotato di strumentazione all’avanguardia per garantire standard di qualità elevati e costanti nel tempo, oltre che una completa tracciabilità della produzione. Il laboratorio è cruciale per l’analisi delle materie plastiche attraverso la determinazione delle caratteristiche fisico-meccaniche e chimiche per ogni lotto trattato o realizzato, allo scopo di poter fornire prodotti perfettamente rispondenti alle richieste del cliente, con garanzia di personalizzazione, continuità, affidabilità e rispetto delle normative vigenti.

Infine, la sfida della sostenibilità passa anche da ulteriori certificazioni ambientali. Al momento l’azienda punterà ad analizzare il proprio processo produttivo attraverso indicatori specifici per quantificare l’impatto ambientale dei propri prodotti e definire le azioni di miglioramento. Lo scopo è quello di intraprendere il percorso per ottenere in un prossimo futuro il Life Cycle Assesment.

Tecnologia e sostenibilità sono le nuove sfide della Caldara Plast del futuro.

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