Millingcab by Project Group: Isola robotizzata di sbavatura

Meccatronica

La Storia Di Progect Group

Project Group, storica azienda di S. Polo d’Enza, sviluppa sistemi di automazione 4.0 dei processi di lavorazione anche con progettazione ed installazione di soluzioni robotizzate innovative. Attività garantite oggi da uno staff composto da una cinquantina di qualificati dipendenti; una crescita alla cui base risiede la costante attenzione all’evoluzione dei mercati e alla lungimiranza mostrata nel predisporre adeguate strategie.

Il clima che si respira in azienda e il serio e competente lavoro di tutti i collaboratori hanno permesso a Project Group di aumentare del 100% il fatturato nel 2021 e del 60% quello del 2022. I ricavi del 2022 sono arrivati a 15 milioni di euro (+250% in tre anni).

COS’E’ MILLING CAB

L’ultimo grande progetto in ambito di automazione 4.0 prende il nome di MillingCAB, una isola robotizzata basata sul sistema di programmazione grafica CAD-CAM, dedicata all’applicazione di sbavatura di distributori idraulici/oleodinamici. In particolare per la sbavatura interna delle forature incrociate, delle cavità interne ed eventuale sbavatura esterna. MillingCAB aumenta l’efficienza produttiva e garantisce la massima qualità del processo di sbavatura. Permette precisione e ripetibilità del processo in un ambiente di lavoro più sicuro, eliminando il lavoro manuale e poco controllato ed elude ogni tipo di spreco e difettosità possibile.

LE ORIGINI DEL PROGETTO

L’esigenza di sviluppare una nuova macchina utensile robotizzata nasce in Project Group per rispondere ad alcune richieste di mercato e soddisfare esigenze specifiche di lavorazioni tipiche per alcuni settori e, particolarmente, per alcune tipologie di manufatti. Nella fattispecie si tratta di blocchi valvole oleodinamiche. «Per le aziende impegnate in queste attività, peraltro molto diffuse nel nostro distretto – spiega Stefano Vezzani,

Technical Office di Project Group – nelle fasi che seguono la lavorazione su macchine utensili, si trovano a dover risolvere alcune criticità legate alla presenza di bave per esempio all’interno dei fori alesati. Imperfezioni le quali, se non pulite in modo corretto, possono essere causa di sgraditi problemi alle macchine nei cui sistemi idraulici vengono utilizzate, siano esse macchine agricole, piuttosto che impianti di varia tipologia». Ad oggi questo tipo di operazione di pulizia/sbavatura può essere effettuato in due modalità: una puramente manuale, per mezzo di operatori che su banchi predisposti fanno uso di attrezzi sviluppati ad hoc in base alle specifiche dei pezzi; una modalità automatica, con una fase da prevedere invece direttamente in macchina a 5 assi, durante la lavorazione stessa del pezzo.

«Tecnica quest’ultima – sottolinea Vezzani – sostenibile per pezzi numericamente contenuti e, soprattutto, con costi importanti ma che, come facilmente immaginabile, si rivela poco competitiva laddove sia il basso costo e gli alti numeri a dominare la commessa. Ciò dipende dal fatto che si deve mettere in conto una perdita di tempo ciclo consistente per la pulizia del pezzo. Fase, quest’ultima, peraltro considerata un costo complementare e non a valore».

Stefano Vezzani

UNICO PIAZZAMENTO PER UNA SBAVATURA PERFETTA SU 5 FACCE

In risposta alle criticità sopra menzionate, l’idea sviluppata da Project Group è stata quella di progettare “Milling Cab”, una macchina utensile di piccole dimensioni, molto compatta, ma anche completamente automatizzabile per la parte di carico/scarico tramite robot. Una sbavatrice in grado di effettuare tutte le necessarie operazioni di pulizia/sbavatura in parallelo alla produzione, al tempo stesso molto semplice da programmare per l’utente finale. «Una programmazione – afferma Enrico Albertini, Application Engineer in Project Group– che non deve coinvolgere il codice macchina, ma che deve avvenire in apprendimento Cad/Cam tramite l’inserimento del minor numero di parametri possibili. Motivo per cui il software di gestione è diventato il cuore tecnologico di questo processo per fornire adeguati strumenti capaci non solo di assicurare qualità e ripetibilità, ma anche di rendere vincenti le operazioni di sbavatura veri e propri, nonché i tempi di cambio tipo, in un unico piazzamento.” Semplice nella sua logica costruttiva, questa nuova macchina utensile ha richiesto mesi di sviluppo ed è basata su
un sistema composto da:
– un robot antropomorfo provvisto di elettromandrino
– un sistema di cambio utensili automatico
– una tavola rotante su cui viene posto il pezzo da lavorare

Enrico Albertini

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