IVTech è un’azienda biotech italiana, attiva nel settore delle Scienze della Vita. La sua nascita risale al 2014, quando alcuni ricercatori dell’Università di Pisa decisero di sviluppare ulteriormente alcuni prototipi accademici, rendendoli prodotti commerciali. Da allora, IVTech offre tecnologia e servizi per lo sviluppo di modelli in-vitro 5D in grado di simulare al meglio la realtà umana.
Soluzioni In-Vitro Innovative
I sistemi proposti sono basati su bioreattori trasparenti e modulari, adatti a riprodurre le condizioni più idonee allo sviluppo di differenti tessuti biologici. I campi applicativi spaziano da studi di permeabilità di una sostanza attraverso un tessuto barriera (es: la cute), a studi di patologie, come il glaucoma o i disturbi del metabolismo.
Il Modello 5D: Un Passo Avanti nell’Innovazione
Il nostro focus è lo sviluppo di un modello 5D, ossia un modello di tessuto biologico 3D, arricchito da un ambiente di crescita dinamico (IV grado di complessità), caratterizzato dalla modulazione reciproca tra tessuti, che comunicano tra loro mediante scambio di liquido (V grado di complessità). È quindi possibile studiare la risposta biologica ad un agente attivo, valutare l’effetto principale sull’organo bersaglio e, al contempo, gli effetti secondari sui tessuti correlati.
Scenari di Studio e Sviluppo Responsabile
Questo è un aspetto chiave nel test di sostanze in-vitro, in quanto un’elevata percentuale di fallimento di candidati farmaci è proprio legata all’insorgenza di effetti secondari non precedentemente accertati.
Tale approccio si presta a simulare scenari più o meno complessi, mantenendo un alto grado di correlazione con la realtà. Ad esempio, in uno studio condotto all’Università degli Studi di Napoli, sfruttando una delle camere IVTech, è stato messo a punto un modello di Parkinson. I dati sono stati recentemente pubblicati su rivista scientifica.

La Sfida della TEER: Misurazioni Invasive
Nell’ambito della ricerca in-vitro, un’informazione risulta efficace se gode delle seguenti caratteristiche: dati quantitativi, ottenuti in real-time e in maniera non invasiva. Un ulteriore plus, è rappresentato dalla possibilità di effettuare misure da remoto, senza che l’operatore debba essere presente in laboratorio.
L’Innovazione IVTech: Un Nuovo Percorso
La tecnologia IVTech, benché rappresenti uno step avanzato rispetto alla strumentazione standard, non consente di interrogare direttamente i bioreattori, a meno di dover interrompere l’esperimento.
Per far fronte alle esigenze dei clienti e per colmare questo gap, IVTech ha deciso di investire in un percorso per creare nuovi strumenti, in grado di interrogare i bioreattori, ottenendo dati quantitativi, in real-time e di facile gestione.
La Connessione Bluetooth: Innovazione per il Futuro
Sfruttando i capisaldi dell’Industria 4.0, l’obiettivo sarà effettuare tali analisi da remoto, tramite la connessione bluetooth tra dispositivi. In futuro, l’uso di collegamenti wireless consentirà di salvaguardare la metodica, anche se l’operatore non sarà fisicamente in laboratorio.
Misure Real-Time per il Successo del Test
In un progetto co-finanziato nel 2021 da ARTES 4.0, IVTech ha sviluppato uno strumento per misurare la TEER, con la possibilità di acquisire il dato, immagazzinarlo e renderlo analizzabile a distanza da parte dell’utente anche in tempo reale. Ad oggi, tale strumento è uno dei pochi compatibili con modelli in-vitro 5D. Il suo uso nel modello di Parkinson, rappresenterebbe un importante upgrade, in quanto consentirebbe di valutare lo stato della barriera in real-time, salvaguardando il buon esito del test.
Un Approccio Accessibile all’Innovazione
La sfida è stata quella di poter implementare questa metodica di lavoro nota per piastre di coltura standard, rendendola compatibile con prodotti progettati per rimanere ermetici e sigillati per evitare perdite indesiderate di liquido.
In conclusione, uno dei valori di IVTech è infatti offrire una tecnologia accessibile a tutti, che unisca i vantaggi derivanti dai modelli in-vitro 5D con le metodiche standard di coltura e monitoraggio, abbattendo così le barriere di ingresso per coloro che desiderano approcciare le nuove tematiche di ricerca.