Attacchi informatici? Basta il dispositivo intelligente

IoT

Sta per entrare in scena S451, un dispositivo industriale Open Source che aggiorna il sistema da remoto per mettere in sicurezza le macchine. Ne parliamo con l’ideatore Davide Gullo, in testa a un team di sviluppatori dell’azienda M4SS.

Entro pochi mesi, le aziende dell’Industrial IoT avranno una strategia in più per mettersi al riparo dagli attacchi informatici. Si chiama S451 ed è la soluzione messa in campo dai cervelli di M4SS, azienda che pensa Open Source fin dalle sue origini. Dopo un lavoro di squadra durato tre anni, S451 si prepara a innalzare gli standard di sicurezza tra le linee produttive di ogni settore. Una volta rilasciato, verrà continuamente perfezionato, personalizzato, studiato da altri sviluppatori grazie alla filosofia del “sistema aperto”.

Che cosa c’è di meglio di un dispositivo che protegge l’Industrial IoT dagli attacchi informatici? Un dispositivo continuamente potenziato dal lavoro instancabile degli sviluppatori di tutto il mondo. Quando S451 inizierà a girare nelle macchine – entro fine 2022 – non smetterà mai di crescere grazie ai contributi di una community ampia e attiva come quella dell’Open Source. In perfetta linea con l’approccio “aperto”, chi metterà mano al codice potrà sperimentarne le tante possibili applicazioni, a beneficio di tutti. Per saperne di più abbiamo intervistato Davide Gullo dell’azienda M4SS, ideatrice di questo piccolo gioiello destinato a cambiare il concetto di sicurezza delle macchine industriali.

Che cosa dobbiamo aspettarci da S451?

Un dispositivo capace di raccogliere dati, selezionarli, analizzarli in loco o trasferirli all’archivio, ma anche inviare notifiche, prendere decisioni, fermare le macchine quando necessario. S451 risolve al contempo due aspetti di rilevante importanza nel mondo dell’Industrial IoT: la sicurezza informatica e la proprietà tecnica del dato.
Qual è il vantaggio di possedere la proprietà tecnica del dato? Significa possedere i dati generati dalle proprie macchine in via esclusiva, poterli aggregare secondo nuovi parametri senza dipendere da costosi servizi erogati dalla casa madre. Ma anche poter modificare il codice per personalizzare le funzioni in base alle esigenze dei clienti. Si tratta di un approccio più versatile, diverso da ciò che offrono la maggior parte dei marchi.

Tornando al concetto di sicurezza, perché S451 innalza gli standard?

Perché mette in pratica il concetto di “security by design”: la sicurezza non è un accessorio ma un parametro strutturale al pari della funzionalità. In questo modo, l’azienda che sceglie S451 ha la proprietà tecnica del dato in tutte le fasi: raccolta, trasporto, archiviazione e utilizzo.

In quali ambiti potrebbe trovare applicazione il sistema S451?

I campi di applicazione sono tanti e potenzialmente infiniti. Vanno dal monitoraggio dei consumi energetici o dei materiali, fino all’aggregazione di dati che provengono da diversi stabilimenti.

Perché avete scelto il sistema Open Source per progettare il dispositivo?

Un dispositivo Open Source è, per natura, destinato a migliorare. Una volta rilasciato sulla piattaforma, diventa accessibile a tutti ed entra nel raggio d’attenzione di centinaia di sviluppatori che potranno interagire, appassionarsi, dare un contributo. Questa energia creativa ricade sul progetto, che non smette mai di evolversi.

«Il software Open Source rappresenta oggi a livello enterprise l’unica soluzione possibile per continuare a innovare ed essere all’avanguardia da un punto di vista tecnologico»
Davide Gullo CEO e fondatore di M4SS, PMI innovatica di Reggio Emilia

Non temete che le vostre idee possano essere “rubate” da altri?

Qualunque progetto Open Source si fonda sulla condivisione e non può – letteralmente – essere “rubato”: rimane sempre aperto, disponibile per tutti. Se qualcuno lo utilizza per costruirci sopra un business, non è un furto ma un’occasione per diffondere il progetto e renderlo migliore. Noi di M4SS conosciamo bene l’ambiente e condividiamo questi principi, ma sappiamo anche quanto è importante continuare a lavorare come squadra per migliorare costantemente il codice.

Mancano ormai pochi mesi al rilascio di S451. Un punto di arrivo?

Un buon inizio. Non bisogna mai sedersi sugli allori e smettere di investire. La filosofia Open Source ci insegna che il know how acquisito dev’essere mantenuto, senza fermarsi mai.

DATI AGGREGATI ANCHE SENZA UN SYSTEM INTEGRATOR

Tante macchine di case madri diverse, che non dialogano tra loro: questa è una condizione molto comune nelle linee produttive.
Di conseguenza, ogni volta che servono dati integrati, occorre un complesso e costoso intervento da parte di un System Integrator, in collaborazione con i tanti produttori coinvolti. La soluzione è il sistema Open Source, che permette l’accesso a tutte le fonti dei dati.

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