Binomio vincente per l’eccellenza italiana nella manifattura avanzata
L’Italia, con una quota del mercato mondiale superiore all’11%, è tra i maggiori produttori ed esportatori di macchine utensili.
L’ Emilia-Romagna, e in particolare il piacentino, hanno giocato un ruolo cruciale in questa eccellenza, trasformando un’economia tradizionalmente agricola in un polo manifatturiero avanzato.
Il Consorzio MUSP è nato con l’intento di consolidare questa vocazione per la meccanica strumentale ed al momento è costituito da importanti e diversificati player quali la Fondazione di Piacenza e Vigevano, la Regione Emilia-Romagna, l’Associazione degli Industriali di Piacenza, la Camera di Commercio di Piacenza, il Comune di Piacenza, l’ associazione UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE nonché importanti realtà imprenditoriali come Capellini, Jobs, Lafer, Mandelli, MCM, Sandvik.
MUSP si pone l’obiettivo di supportare le aziende nello sviluppo di soluzioni innovative, ampliare le collaborazioni tra università e imprese del settore meccanico e sostenere la didattica e la formazione in ingegneria meccanica. Le attività del Laboratorio si articolano in tre filoni principali: ricerca applicata, servizi alle imprese e formazione specialistica, mettendo a fattor comune competenze diversificate per far nascere specialisti nel campo della meccanica avanzata.
Ed è proprio in questo ambito che è nato il progetto KnowledgeX, un’iniziativa che ha lo scopo di sviluppare un insieme di strumenti digitali per catturare la conoscenza degli esperti nei processi manifatturieri, facilitandone la ritenzione ed il trasferimento verso persone inesperte già impiegate o in fase di formazione. Della sua nascita ed evoluzione ci parla oggi l’Ing. Mattia Torta.
La nascita di KnowledgeX: un progetto di ricerca sull’estrazione e la strutturazione della conoscenza interna alle persone

In che contesto è nata l’idea di KnowledgeX?
“Il nostro consorzio include università, aziende del settore manifatturiero, centri di lavoro e meccanica avanzata. Il nostro personale operativo è composto nella quasi totalità da persone con lauree magistrali o dottorati di ricerca, molti dei quali hanno svolto attività di tesi presso di noi, garantendo una continuità tra il percorso accademico e le nostre attività di ricerca. Il concepimento dei temi di ricerca avviene anche grazie all’allineamento con esperti del Politecnico, che ci indirizzano dal punto di vista scientifico.
Negli anni passati, abbiamo spesso affrontato il tema dello sviluppo di progetti di ricerca, sia collaborando direttamente con aziende sia partecipando a bandi regionali, nazionali ed europei. Durante queste attività, inizialmente ci siamo concentrati su tematiche legate alle macchine utensili. Con il tempo, però, abbiamo ampliato i nostri orizzonti abbracciando anche la robotica, le tecnologie digitali, l’Industria 4.0 e l’intelligenza artificiale nel settore manifatturiero.”
Da Idee a Progetto: Qual è stata l’idea iniziale dietro KnowledgeX?
“KnowledgeX è nato da una serie di esigenze osservate nel tempo in vari ambiti. L’elemento comune di questi ambiti era la consapevolezza che l’esperienza delle persone nei contesti produttivi è insostituibile con sistemi autonomi. Questa esperienza è fondamentale per la qualità del risultato e per l’efficacia dei processi operativi. Questo tema è stato centrale in diversi piccoli progetti, specificamente dedicati alle attività con le aziende. Questa continuità ci ha spinto a concepire l’idea di KnowledgeX tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. L’idea era sviluppare una piattaforma, un insieme di strumenti, che supportasse la sintesi, l’estrazione e la strutturazione della conoscenza interna alle persone.”
Come è stato avviato il progetto?
“Il progetto è stato finalizzato, scritto e proposto all’interno di un bando regionale della regione Emilia-Romagna nella primavera del 2023. Dopo un processo di valutazione, il progetto è stato approvato e finanziato alla fine del 2023, con l’inizio delle attività previsto per l’inizio del 2024. Le attività proseguiranno per due anni e mezzo, mirate a realizzare una soluzione che valorizzi l’esperienza e le competenze delle persone nei contesti produttivi.”
Qual è il messaggio che vorreste comunicare agli imprenditori e alle aziende?
“Il nostro messaggio è di considerare seriamente il problema della ritenzione della conoscenza. Le aziende faticano a trovare personale con le competenze tecniche necessarie, e la conoscenza implicita, derivata dall’esperienza diretta, è difficile da documentare e trasferire. L’invecchiamento della forza lavoro rende questo problema ancora più urgente, poiché molti esperti andranno in pensione nei prossimi anni e il passaggio di testimone con nuove figure è un processo sempre più difficile e lungo.

In che modo KnowledgeX può arginare il problema?
“L’obiettivo di KnowledgeX è sviluppare strumenti per catturare e strutturare la conoscenza implicita. Siamo ancora nelle fasi iniziali, ma collaboriamo con MISTER Smart Innovation, un laboratorio della rete di alta tecnologia dell’Emilia-Romagna, e con l’istituto di Scienze e Tecnologie Cognitive (ISTC) del CNR.
La piattaforma così sviluppata raccoglierà dati dalle macchine e dalle persone tramite interfacce convenzionali e strumenti basati su realtà aumentata. Il sistema prevederà poi un livello cloud che centralizzi le informazioni e utilizzi algoritmi per sintetizzare la conoscenza in modelli comprensibili. A differenza dei classici approcci AI black box, il nostro approccio permetterà di investigare e capire i risultati ottenuti, fornendo giustificazioni per i suggerimenti dati. L’obiettivo è supportare le persone nel loro lavoro quotidiano, velocizzare la formazione e migliorare l’efficienza operativa.”
Come validare il progetto e con quali aziende collaborate?
Agiamo come un reparto di R&D esterno per le aziende che non hanno le risorse interne necessarie o che affrontano problemi troppo complessi con gli strumenti a loro disposizione. Questo approccio scientifico, derivato dalla nostra natura di laboratorio, si pone a metà strada tra le attività universitarie e quelle industriali.
Il progetto coinvolge le aziende MCM, Cappellini e BLM per validare la piattaforma in processi di assemblaggio, lavorazioni meccaniche e stampa 3D. Queste aziende forniscono la loro expertise e supportano il progetto con valutazioni pratiche. L’obiettivo è testare e validare gli strumenti sviluppati in ambienti industrialmente rilevanti, assicurandone l’efficacia e l’implementabilità.
Come pensate di massimizzare l’impatto di KnowledgeX sulla formazione?
“Tra gli obiettivi di progetto c’è anche il coinvolgimento di enti formativi allo scopo di orientare gli sviluppi associati all’erogazione della conoscenza, massimizzando gli impatti di progetto nelle attività di formazione. L’idea è che gli strumenti così sviluppati possano essere integrati anche nei percorsi formativi facilitando e velocizzando il trasferimento delle competenze tecniche nei processi produttivi.”
MUSP si conferma come un centro di eccellenza nel panorama italiano della manifattura avanzata, non solo per la sua vocazione alla ricerca e all’innovazione, ma anche per la sua capacità di tradursi in soluzioni concrete per le aziende del settore. La piattaforma KnowledgeX rappresenterà un ulteriore passo avanti in questa direzione, offrendo uno strumento prezioso per la gestione e la valorizzazione della conoscenza all’interno delle imprese.
