Grazie ai più recenti sviluppi tecnologici nell’ambito della comunicazione industriale i quadri elettrici si stanno svuotando e decentralizzando favorendo così lo sviluppo di macchine modulari.
L’esigenza di decentralizzare l’automazione, scaturita dalla necessità di progettare macchine sempre più complesse composte da sottosistemi modulari, fino a qualche anno fa era ostacolata dalle scarse prestazioni in Real Time dei Fieldbus che offrivano comunicazioni veloci ma con Jitter troppo elevato per le esigenze delle applicazioni Motion più sofisticate. L’avvento di EtherCAT ha risolto definitivamente il problema ed ora l’automazione senza il quadro elettrico non è più un’utopia e sempre più costruttori di macchinari industriali stanno rivedendo il layout delle loro macchine.
Grazie alla sua pluridecennale esperienza nella progettazione di PAC (Programmable Automation Controller) fortemente orientati alle applicazioni di Motion, Tex Computer ha realizzato l’HMC (Handheld Motion Controller) equipaggiandolo con uno schermo touch screen inserito in una custodia ergonomica in ABS autoestinguente dotata di fungo di emergenza e di pulsante di presenza, da cui esce un cavo flessibile multipolare che rende disponibili le interfacce di comunicazione EtherCAT ed Ethernet.
Oltre alla connettività verso le reti cablate, l’HMC dispone anche di una porta wireless integrata di tipo Wi-Fi / BLE e di una porta USB 2.0, accessibile esternamente, su cui possono essere inseriti i Dongle wireless di vari dispositivi rispondenti alle specifiche HID (Human Interface Device) come, ad esempio, i lettori di codici a barre 1D, 2D e QR.
L’HMC, grazie al protocollo Modbus TCP, può agevolmente essere interconnesso agli altri dispositivi di automazione, sia a quelli presenti allo stesso livello gerarchico (PLC e CNC) che a quelli attivi al livello superiore (SCADA e MES); inoltre, tramite un Gateway dedicato, può effettuare comunicazioni in OPC UA.
Via EtherCAT si possono gestire fino a 6 assi interpolati con possibilità di applicare cinematiche Cartesiane, SCARA, DELTA (con assi rotativi o lineari) ed Antropomorfe con fino a 5 GDL (Gradi Di Libertà) riuscendo a compattare il layout complessivo del quadro elettrico, requisito di fondamentale importanza nel campo della robotica e della manipolazione.
A supporto di questo genere di applicazioni è stato sviluppato uno specifico sistema operativo, denominato MACRO, con cui si possono creare autonomamente dei flussi di programma basati su istruzioni parametriche preconfezionate di semplice utilizzo.
Dato che l’HMC può essere programmato anche in G-code, questa architettura estremamente compatta può risultare vantaggiosa anche in macchine CNC per la lavorazione del legno, del metallo, per il taglio termico ecc.
L’HMC offre l’opportunità di ridurre o azzerare le dimensioni del quadro elettrico centralizzato favorendo così la progettazione di macchine modulari rispondenti ai più moderni criteri di decentralizzazione dell’automazione.