Immobiliare della Fiera: un secolo di commercio e innovazione a Bergamo

Le origini: un luogo di scambio e di incontro

La storia di Immobiliare della Fiera affonda le sue radici nel cuore di Bergamo, nella vivace Città Bassa. Qui, nei primi dell’Ottocento, si trovavano due borghi operai: Borgo di Piazza Pontida e Borgo di Via Pignolo. In queste zone si svolgeva un’intensa attività artigianale, con la produzione di cotone, seta, tessuti, ferro e armi.

Al centro di questi due borghi, collegati da un sentiero alberato detto “Sentierino”, si trovava il Prato della Fiera, un luogo di incontro e di commercio dove, ogni anno, si teneva una fiera frequentata da mercanti provenienti non solo da tutta Italia ma anche dall’Europa. L’area era suddivisa in 540 botteghe stabili disposte a scacchiera su una superficie di 21.000mq, con al centro la fontana progettata da G.B. Caniana, che si trova ancora oggi nella nuova Piazza Dante. L’ Antica Fiera era un vero e proprio motore economico per la città, attirando visitatori e generando ricchezza. 

La nascita di Immobiliare della Fiera

Verso la fine del XIX secolo però, le botteghe e il Prato della Fiera, specie nei mesi in cui non c’era il mercato, erano in stato di abbandono e degrado e pertanto, il Comune di Bergamo, decise di riqualificare l’area con l’obiettivo di creare un nuovo centro commerciale e culturale per la città. Nel 1908, venne indetto un concorso per la progettazione del nuovo complesso vinto da Marcello Piacentini, un giovane architetto romano, con il progetto “Panorama”.

Il progetto di M. Piacentini, un complesso di edifici monumentali in stile neoclassico disposti intorno a una piazza centrale, era infatti costituito da edifici, alcuni di un solo piano, in modo da lasciare libero la splendida visuale di città alta: appunto Progetto Panorama. La costruzione degli edifici, destinati ad ospitare uffici, negozi e abitazioni, iniziò nel 1914 e si concluse nel 1924 e per finanziare questo ambizioso e costoso progetto, venne costituita la prima società immobiliare, da cui il nome inizialmente “Riqualificazione della Fiera SpA” diventata poi, negli anni a seguire “ Immobiliare delle Fiera SpA”.

Un secolo di successi e sfide

Da allora, Immobiliare della Fiera è diventata un punto di riferimento per la città di Bergamo. Il complesso ha ospitato eventi di grande importanza, come fiere, concerti e mostre. Ha anche contribuito a rilanciare l’economia locale e a valorizzare il centro storico della città.

Nel corso del XX secolo, Immobiliare della Fiera ha dovuto affrontare diverse sfide. Tra queste, la concorrenza dei centri commerciali moderni e il declino del commercio tradizionale. Tuttavia, la società è sempre riuscita a rinnovarsi e ad adattarsi alle nuove esigenze del mercato.

Oggi Immobiliare della Fiera guarda al futuro con ottimismo

Oggi, Immobiliare della Fiera è una società moderna e dinamica che gestisce un patrimonio immobiliare di grande valore. La società è impegnata a valorizzare il suo patrimonio e a contribuire allo sviluppo sostenibile della città di Bergamo, come ci racconta l’attuale Consigliere Delegato Francesco Perolari:

Da oltre cent’anni gestiamo questo importante complesso immobiliare, e ho sempre sostenuto l’importanza della sinergia tra pubblico e privato. La nostra proprietà si trova in una zona del comune di fronte a un teatro e una piazza pubblica, rendendo essenziale la collaborazione tra le parti.

Negli ultimi anni, abbiamo intrapreso diverse iniziative per affrontare la problematica della desertificazione del centro città. Ricordo, anni addietro, quando Piazza Dante era diventata un’area con importanti problematiche; si parlava di desertificazione del centro città. Abbiamo così pensato e organizzato in primis un concorso di idee coinvolgendo alcune scuole: una ventina di istituti scolastici hanno partecipato, portando gli studenti, di diversa fascia di età, ad esplorare e a conoscere meglio il centro della loro città. In che modo? Visitando i monumenti principali di questo luogo – Teatro Donizetti, Torre dei Caduti, il Chiostro di Santa Marta e altri – raccontando semplicemente la storia del centro cittadino e della nostra splendida Bergamo. Successivamente abbiamo chiesto Loro di disegnare la Loro Nuova Bergamo con risultati davvero soddisfacenti. 

Lo stesso progetto di riqualifica del centro, è stato poi presentato a tre importanti università: Università di Bergamo, Milano e Pavia, in un workshop / concorso di progetto – con la stessa finalità ovvero di progettare il Centro, Piazza Dante e il Sentierone. La risposta degli  studenti universitari è stata a dir poco emozionante: hanno presentato progetti innovativi, contribuendo alla creazione di idee future per la riqualificazione dell’area.

Mi piace oggi pensare che, in qualche modo, abbiamo contribuito anche Noi all’attuale riqualifica del Centro Piacentiniano; gli interventi di restyling di tutta l’area hanno migliorato notevolmente la qualità urbana e la vivibilità degli spazi pubblici, come suggerito dallo storico arch. M. Piacentini (scritta sul frontone del Quadriportico : Civium Commoditati Urbis Ornamento ) 

Il Cuore della Vita Culturale e Sociale

Il Centro Piacentiniano non è solo un centro commerciale, ma anche un punto di riferimento per eventi culturali e sociali. La vicinanza al Teatro Donizetti e alle sedi delle più importanti attività commerciali fa di questa area un luogo di incontro e di scambio. Qui, cittadini e visitatori possono passeggiare, fare shopping e partecipare a eventi che animano continuamente la zona.

Un Esempio di Modernità nel Rispetto della Tradizione

Il complesso immobiliare disegnato da Marcello Piacentini rappresenta un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione. Grazie alla sua visione innovativa, Bergamo ha potuto svilupparsi conservando il suo patrimonio storico, rendendo il Centro Piacentiniano un punto di riferimento per tutta la città.

In conclusione, il Centro Piacentiniano di Bergamo è molto più di un semplice complesso architettonico. È un luogo dove storia, cultura e modernità si incontrano, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’esperienza unica. Un vero e proprio salotto urbano dove vivere, lavorare e godersi la bellezza di una città che sa coniugare passato e futuro.

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