La prima Società Benefit in Italia nella produzione di arredi.
Le aziende a conduzione familiare rappresentano un elemento fondamentale del tessuto economico italiano e molte di esse sono riuscite a posizionarsi sui mercati internazionali facendo leva sulla capacità di coniugare managerialità, qualità e innovazione. Questa rubrica ci guida alla scoperta di alcune eccellenze del nostro tessuto economico andando a raccontare in che modo queste realtà hanno affrontato le sfide del mercato valorizzando la propria capacità di innovare e rinnovarsi. All’interno di questo viaggio alla scoperta delle imprese familiari più innovative d’Italia, abbiamo incontrato Marco e Lorenzo Braida di Concepts by Braida.
Lorenzo Braida e Marco Braida / Concepts by Braida
Affrontare la pandemia con il supporto di clienti e fornitori, ma soprattutto grazie a un modello di business flessibile. In quest’ultimo anno Concepts by Braida, azienda di Udine specializzata nella produzione di sedute e complementi, ha anche rilanciato nuovi progetti, trasformandosi in una Società Benefit, con l’obiettivo di impattare positivamente sulla società e sulla biosfera.
Lorenzo, con tuo fratello, Marco Braida, sei socio della Concepts by Braida. Di cosa si occupa nello specifico la vostra azienda?
Concepts by Braida è la prima Società Benefit nella produzione di arredi in Italia ed è specializzata nell’industrializzazione e produzione di sedute e complementi su disegno e commessa per il settore alberghiero e navale. I nostri referenti sono architetti e progettisti, mentre i nostri clienti sono prevalentemente general contractor, appaltatori generali che ottimizzano il processo di costruzione, e arredatori del settore contract, che riguarda l’intero allestimento di una struttura, ed ospitalità. Lavoriamo molto bene anche in Scandinavia, grazie anche ad alcune specifiche e complesse certificazioni etico/ ambientali necessarie per effettuare delle forniture alla Pubblica Amministrazione. Io e mio fratello rappresentiamo la seconda generazione di un’attività di famiglia che ha origine nel 1959.
Quanto è importante l’innovazione per rendere un’azienda competitiva sul mercato internazionale?
La nostra è prevalentemente un’innovazione sul modello di business, in quanto abbiamo completamente ribaltato l’approccio classico al mercato. Anziché progettare, produrre per il magazzino, promuovere degli articoli da noi realizzati e perseguire una politica di brand, lavoriamo insieme ai progettisti per offrire soluzioni altamente personalizzate nello stile, nell’ambiente, nelle caratteristiche tecniche e nel design. Ed è la costante attenzione all’evolversi della richiesta, abbinato alla nostra attitudine personale, che ci ha portato a lanciare un progetto di economia circolare e responsabilità sociale nella produzione di arredi, denominato “Furniture for Future“. Su questa scia siamo diventati partner di un progetto che si occupa di spazi dedicati alla pratica di meditazione Mindfulness all’interno delle aziende, degli spazi comuni e delle abitazioni, chiamato “ZenZone“.
In che modo nuove tecnologie o digitalizzazione rendono la vostra azienda innovativa?
L’aver reso l’azienda estremamente snella, con una produzione quasi completamente esternalizzata, ma che parte dalla materia prima (metalli, legno e altri materiali) fino alla finitura e/o imbottitura più speciale, permette al team di Concepts by Braida di lavorare in ufficio, da casa o durante gli spostamenti tra i vari terzisti, eliminando anche la necessità di rispettare un preciso orario lavorativo. Questo, in una situazione di grave difficoltà come ci troviamo ormai da oltre un anno, ha permesso all’azienda di proseguire l’attività senza ritardi nelle consegne, e addirittura riuscendo a realizzare alcuni progetti complessi che per le aziende più “tradizionali” non sarebbero stati possibili a causa della propria rigidità.
L’implementazione delle tecnologie digitali richiede un cambio di passo anche a livello di competenze, in che modo state affrontando questa sfida?
Stiamo lavorando assiduamente per semplificare e automatizzare tutti i processi, dalla fase di co-progettazione con gli architetti fino alla consegna e l’installazione presso il cliente finale, nonché nella manutenzione periodica dei prodotti forniti. Questo ci porterà anche a sviluppare ulteriormente dal punto di vista tecnologico il progetto “Furniture for Future“, grazie anche alla collaborazione con un centro di ricerca italiano ed uno estero.
Siete soddisfatti dei risultati raggiunti? Cosa ne pensano i vostri clienti?
Il 2020 avrebbe dovuto essere un punto di svolta e di forte crescita per noi, e le premesse c’erano tutte: l’avvio della collaborazione con il prestigioso Studio Simone Micheli Architectural Hero, la conferma dell’arredo per due nuove navi della linea Royal Caribbean, la vincita del bando Interregionale Italia-Austria SIAA con il progetto “Furniture for Future” e molto altro. Poi, a marzo, la sospensione di tutti i lavori, le gravi difficoltà dovute all’emergenza COVID-19, la paura di ciò che si stava prospettando all’orizzonte e il pensiero di non farcela. Ma sono stati proprio clienti e fornitori ad essere i primi a fare il tifo per noi, non ci siamo mai sentiti soli in questa battaglia e non potevamo quindi ritirarci.
A settembre sono ripartiti molti progetti, e nel 2021 contiamo di recuperare almeno un po’ del terreno perso. A ottobre 2020, poi, siamo diventati Società Benefit, un impegno preciso che ci siamo presi per un futuro di speranza. Sentiamo il desiderio di fare qualcosa di buono per l’ambiente, la società e le nuove generazioni, sappiamo come farlo nel mondo dell’arredamento e ci impegneremo per realizzarlo.