martedì 06 Mag, 2025

Digital Europe Programme per il biennio 2025-2027

Nato per rispondere alle sfide di competitività e resilienza dell’Ue, il Digital Europe Programme è lo strumento operativo del Decennio Digitale 2023. Entra ora nella sua fase conclusiva

Come si prepara l’Europa ad affrontare le sfide digitali del futuro? E come può posizionarsi per diventare un leader globale nell’innovazione digitale? A partire da queste domande prende forma il Digital Europe Programme, motore della strategia dell’UE per una trasformazione digitale coesa e ambiziosa.

Lanciato nel 2021, il Digital Europe Programme (DEP) è uno strumento operativo pensato per rafforzare la competitività e la resilienza digitale dell’Europa. Il programma promuove l’adozione su larga scala di tecnologie digitali avanzate, investe nello sviluppo delle competenze e sostiene la cooperazione tra Stati membri, imprese e centri di ricerca. Il fine è quello di costruire un ecosistema digitale più solido, inclusivo e strategicamente autonomo. 

Il DEP si colloca all’interno del Decennio Digitale 2030, la strategia europea che punta a trasformare profondamente l’economia e la società europee attraverso la transizione digitale. Uno dei suoi obiettivi più ambiziosi è la completa digitalizzazione dei servizi pubblici essenziali. Servizi che entro la fine del decennio dovranno essere pienamente accessibili in formato digitale a tutti i cittadini europei. Una trasformazione che mira a garantire maggiore efficienza amministrativa, semplificazione burocratica e un accesso più equo ai servizi.

Il DEP contribuisce al raggiungimento di questi obiettivi investendo non solo in tecnologie e infrastrutture, ma anche nel capitale umano. Lo fa attraverso percorsi formativi e iniziative mirate a colmare il divario nelle competenze digitali avanzate, in modo da affrontare con successo le sfide della trasformazione digitale.

Il valore aggiunto del DEP risiede inoltre nella sua dimensione fortemente europea e collaborativa. Attraverso iniziative multi-paese e una rete capillare di European Digital Innovation Hubs, il DEP favorisce la cooperazione tra pubblico e privato, facilitando lo scambio di conoscenze, competenze e risorse. Attualmente, oltre 136 hub sono attivi nell’offrire servizi legati all’intelligenza artificiale generativa, all’interoperabilità e al supporto alla digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Con l’adozione del Work Programme 2025–2027, il DEP entra nella sua fase finale, essenzialmente attraverso il consolidamento dei progetti già avviati.

Le priorità strategiche del Digital Europe Programme

Il DEP ha come principio fondante la sovranità digitale e l’autosufficienza tecnologica, ovvero la capacità dell’Europa di sviluppare e utilizzare infrastrutture e soluzioni digitali proprie, per ridurre la dipendenza da tecnologie e fornitori esterni. In questa direzione, il DEP sostiene la realizzazione di infrastrutture cloud pienamente europee, in modo da garantire la protezione di dati sensibili. Ma  punta anche a rafforzare la capacità produttiva interna di semiconduttori avanzati (insieme al Chips Acts), oggi fortemente dipendenti da fornitori esterni e dinamiche geopolitiche. 

Da questo obiettivo centrale derivano le altre quattro priorità strategiche, che approfondiscono e completano il quadro operativo del DEP.

Intelligenza artificiale 

ll programma mira a rafforzare il ruolo dell’Europa nell’intelligenza artificiale, specialmente in riferimento all’intelligenza artificiale generativa (GenAI). Ad esempio, le AI Factories permetteranno di testare soluzioni innovative, quali i Virtual Human Twins utilizzati in medicina per simulazioni precise nella pianificazione chirurgica. Ma anche sistemi generativi per la manutenzione predittiva nell’industria 4.0, o ancora applicazioni GenAI nella cultura, come assistenti virtuali per musei e biblioteche europee. 

Cybersicurezza

Con l’acuirsi delle tensioni geopolitiche globali e il crescente numero di minacce informatiche sempre più sofisticate, il DEP dedica un’attenzione particolare alla cybersicurezza. Ha, infatti, avviato iniziative come la Cybersecurity Reserve, una task force operativa pronta a intervenire rapidamente in caso di incidenti gravi. E il Cyber Resilience Act, che introduce una piattaforma europea centralizzata per la segnalazione di vulnerabilità. Questi strumenti garantiranno protezione efficace per infrastrutture critiche come reti energetiche, ospedali e sistemi di trasporto pubblico.

Infrastrutture digitali avanzate

Un altro focus strategico riguarda il potenziamento delle infrastrutture digitali. Qui si parla di investimenti in supercalcolo e cloud computing, cruciali per il sostegno alla ricerca scientifica e all’innovazione industriale. Il progetto Destination Earth ne rappresenta un esempio significativo. Infatti, prevede la creazione di un gemello digitale del pianeta Terra per analizzare scenari climatici complessi e sviluppare soluzioni efficaci contro i cambiamenti climatici. Supportato da infrastrutture avanzate di supercalcolo e cloud computing, il progetto fornirà dati determinanti per prendere decisioni informate e tempestive su ambiente e sostenibilità.

Competenze digitali

Il DEP finanzia l’istituzione di quattro nuove accademie digitali specializzate in settori chiave come AI, calcolo quantistico, semiconduttori e mondi virtuali. Queste accademie, come la European Quantum Academy, offriranno percorsi formativi intensivi pensati per giovani talenti europei, con particolare attenzione a donne e gruppi attualmente sottorappresentati nel settore tecnologico. L’obiettivo non è solo formare figure altamente specializzate, ma anche garantire un accesso più equo alle competenze digitali avanzate e promuovere una partecipazione più ampia e inclusiva alla transizione digitale.

Un piano da 3,2 miliardi 

Con l’adozione del Work Programme 2025–2027, sono stati assegnati circa 3,2 miliardi di euro per rafforzare le capacità digitali dell’Unione Europea in linea con gli obiettivi del Decennio Digitale 2030. 

Il Joint Undertaking EuroHPC riceverà 820 milioni di euro per sviluppare infrastrutture di supercalcolo europee, che avranno applicazioni fondamentali negli ambiti della ricerca, della sanità, così come della transizione ecologica e, ovviamente, dell’intelligenza artificiale. Il Chips Joint Undertaking beneficerà di 714 milioni di euro per rafforzare la produzione interna di semiconduttori e per ridurre la dipendenza da fornitori esterni. Inoltre, per quanto riguarda la cybersicurezza, sono previsti 367 milioni di euro a favore del Centro Europeo di Competenza per la Cybersecurity. L’obiettivo è di migliorare la resilienza informatica dell’UE e la protezione delle infrastrutture critiche.

Il restante 1,3 miliardi di euro sarà destinato al programma generale. Programma che comprende, tra le altre iniziative, il potenziamento della rete degli European Digital Innovation Hubs e il rafforzamento delle competenze digitali avanzate, in particolare attraverso le nuove accademie digitali.

Le opportunità di finanziamento del Digital Europe Programme

Tra gli strumenti principali del Digital Europe Programme ci sono i bandi di finanziamento europei. Attraverso questi bandi, imprese, centri di ricerca e pubbliche amministrazioni possono accedere a fondi per sviluppare soluzioni tecnologiche, testare applicazioni avanzate o rafforzare le proprie capacità digitali. 

Tra i bandi aperti, due sono particolarmente rilevanti nell’ambito del DEP. Il primo, Apply AI: GenAI for the Public Administrations, mira a finanziare tra i 3 e i 4 progetti pilota capaci di integrare strumenti di GenAI nei processi delle pubbliche amministrazioni per migliorarne l’efficienza. Il bando ha scadenze trimestrali e resterà aperto fino al 31 dicembre 2025. Il secondo, Consolidation of the Network of European Digital Innovation Hubs (EDIHs) with Reinforced AI Focus, è dedicato al rafforzamento della rete europea degli EDIH per offrire supporto diretto alle PMI e agli enti pubblici nell’adozione di nuove tecnologie. Per le realtà interessate, i bandi del DEP rappresentano un’occasione concreta per accedere a risorse europee, sviluppare progetti ad alto contenuto tecnologico e contribuire attivamente alla strategia digitale dell’Unione. 

Il DEP intende riflettere la volontà della Commissione nell’investire in tecnologie avanzate non soltanto per sviluppare soluzioni all’avanguardia, ma anche per garantire che cittadini e lavoratori possano acquisire le competenze necessarie a integrarle efficacemente nei contesti produttivi, amministrativi e sociali. Come ha dichiarato Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia della Commissione Europea: «Garantire la sovranità tecnologica europea significa, innanzitutto, investire in tecnologie avanzate e rendere possibile per le persone il miglioramento delle proprie competenze digitali».

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